Da oggi in poi, anche chi guida una vettura di questo tipo potrà fare rifornimento autonomamente.
Piccola rivoluzione per chi possiede una macchina a metano: arriva finalmente il self-service, servizio presente già in molti Paesi europei e che, invece, in Italia mancava, nonostante si tratti dello Stato con più vetture a gas naturale nel vecchio continente.
Il fai-da-te diventa possibile grazie alla piattaforma «Io vado a metano», alla quale bisogna registrarsi. Basta andare sul sito iovadoametano.it e fornire indirizzo email e password. A quel punto, l’utente riceve un codice di conferma della registrazione, per poi essere indirizzato a un tutorial che gli mostra come si fa rifornimento fai-da-te. Sulla piattaforma è presente anche la mappa degli impianti disponibili.
Solo chi ha un connettore di tipo unificato Un-Ece R110 può rifornirsi al self-service e, naturalmente, chi ha completato la procedura di registrazione/abilitazione di cui sopra. Ci sono poi specifiche norme di sicurezza. Intanto, non è permesso riempire bombole. Inoltre, durante il self-service non si può fumare, né parlare al cellulare, né tenere accesa la vettura.
Le stazioni di distribuzione – circa 1400 in Italia, per una platea di un milione di automobilisti interessati – dovranno mettere a disposizione dell’utente una cartellonistica in loco, dove vengono riepilogate tutte le istruzioni, anche su cosa fare in caso di emergenza. Questo è un punto importante, soprattutto per i proprietari degli impianti: non solo, in caso di emergenza, devono esserci appositi avvisi che spieghino quali condotte usare, ma anche un addetto che possa intervenire a richiesta e un sistema di assistenza h24 agli utenti.
Gli impianti dovranno anche dotarsi di sistemi di videosorveglianza, mentre la pistola di erogazione dovrà essere omologata in modo che il gas possa uscire solo a seguito dell’inserimento nel connettore e non prima.
La piattaforma «Io vado a metano» è stata realizzata da Snam e vigili del fuoco, fortemente voluta dai ministeri dello Sviluppo economico, dei Trasporti e dell’Interno.
E per i veicoli a GPL niente?