Io e mia sorella abbiamo rinunciato all’eredità di mia madre, poiché piena di debiti. Vorremmo, però, utilizzare i soldi depositati su una carta prepagata intestata alla medesima per pagare il funerale. A quali conseguenze andremmo incontro?
Gentile cliente, secondo la legge, i debiti del defunto ed i pesi ereditari (tra questi le spese funerarie) sono a carico dei successori universali, cioè coloro che, chiamati all’eredità, non vi hanno rinunciato e l’hanno, altresì, accettata. [1]. Quindi, chi ha anticipato i costi necessari a coprire un peso ereditario, come quello relativo al pagamento del funerale, può pretendere il rimborso dagli eredi.
A sancire tale conclusione è la giurisprudenza della Corte di Cassazione, secondo la quale, però, se si è trattato di un funerale particolarmente oneroso, è stata affrontata una spesa eccessiva e l’erede ha, esplicitamente, espresso dissenso su tale scelta, non è possibile avere alcuna restituzione [2].
Pertanto, partendo da questi presupposti, qualora dovesse procedere al pagamento della fattura dell’agenzia funebre, avrebbe diritto al rimborso della medesima a carico degli eredi di sua madre. Invece, a proposito dell’intenzione di coprire la spesa in esame col denaro depositato sulla carta prepagata intestata al defunto, è bene considerare quanto segue.
In particolare, si osserva che, alla luce di un condivisibile precedente giurisprudenziale [3], il pagamento del funerale del defunto, operato da chi è chiamato a succedere, ma che non ha ancora provveduto ad accettare, non può costituire un’ipotesi di accettazione tacita dell’eredità.
A tale riguardo, il tribunale appena citato precisa che il parente che paga le spese funerarie non fa altro che adempiere un dovere morale nei riguardi di un membro della famiglia. Sarebbe questo, pertanto, l’unico significato della sua azione e non certo quello di estinguere un peso ereditario.
Se questi sono i presupposti, potrebbe diventare difficile sostenere la stessa conclusione se a pagare le spese funerarie, e cioè un peso ereditario, fossero coloro che hanno precedentemente rifiutato l’eredità, utilizzando, tra l’altro, proprio quei soldi ai quali essi hanno già, formalmente, rinunciato.
Per questi motivi, onde evitare d’incorrere in un’ipotesi di accettazione tacita dell’eredità e, quindi, di revoca della rinunzia già operata, sarebbe consigliabile pagare le spese funerarie col denaro di uno o più familiari ai quali, poi, dovrebbe essere indirizzata la fattura dell’agenzia funebre.
Articolo tratto dalla consulenza resa dall’avv. Marco Borriello
note
[1] Art. 752 cod. civ.
[2] Cass. civ. sent. n. 28/2002
[3] Trib. di Varese – uff. volont. giurisdiz. – decr. del 31.10.2011