In tanti possono ottenere la somministrazione senza pagare, tra questi: donne incinte, donatori di sangue e chi soffre di particolari malattie.
Il vaccino contro l’influenza è sempre raccomandato, specie a quei soggetti considerati più a rischio. Con la pandemia di Coronavirus il consiglio si rinnova e si estende.
Per il ministero della Salute i benefici sono molteplici: proteggere dall’influenza, distinguerla dal Covid e rinforzare le difese in modo tale da essere meglio corazzati contro l’infezione da Sars-CoV2.
La somministrazione è gratuita per un lungo elenco di categorie, come stabilito dalla circolare del 4 giugno per la campagna antinfluenzale 2020-2021.
Indice
Chi soffre di particolari patologie
I malati tra i 6 mesi e 65 anni non devono pagare per vaccinarsi. Il ministero della Salute ha stilato un lungo elenco di patologie che danno diritto alla vaccinazione gratuita a chi ne soffre.
Non paga chi ha malattie che interessano l’apparato respiratorio, circolatorio, gli organi emopoietici ed emoglobinopatie, epatopatie croniche, tumori, obesità, insufficienza renale/surrenale cronica, diabete mellito, disfunzioni del sistema immunitario nella produzione di anticorpi, immunosoppressione causata da medicinali o dal virus dell’Hiv, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali, patologie per le quali ci si deve operare. Sono tutte malattie che, sommate all’influenza, potrebbero dare luogo a complicazioni, per questo è importante che queste persone si vaccinino.
Categorie di lavoratori
Somministrazione gratis anche per chi svolge particolari mansioni, come gli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori; i medici e il personale sanitario di assistenza in strutture che potrebbero trasmettere l’influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali; le forze di polizia e i vigili del fuoco, il personale a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani, come allevatori, addetti all’attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori, veterinari pubblici e libero-professionisti.
Donne incinte, ricoverati, donatori di sangue
Il vaccino è gratuito anche per gli over 65, le donne incinte o che hanno appena partorito, i donatori di sangue, i ricoverati in strutture per lungodegenti, di qualunque età, e i familiari e i contatti di soggetti ad alto rischio di complicanze.
Non pagano neanche i bambini e gli adolescenti che stanno seguendo trattamenti a lungo termine con acido acetilsalicilico.
Il rimborso per i liberi professionisti e i dipendenti
È poi previsto il rimborso integrale (per la vaccinazione antinfluenzale; del 50% per il vaccino contro lo pneumococco) per i liberi professionisti, nell’ambito della campagna Pro-Vax 2020 lanciata da Confprofessioni, principale organizzazione di rappresentanza dei liberi professionisti in Italia.
Possono vaccinarsi gratuitamente anche i lavoratori degli studi professionali che sono iscritti alla cassa di assistenza sanitaria integrativa Cadiprof e i loro parenti.
Per essere rimborsato, il vaccino dev’essere eseguito tra il 15 ottobre 2020 e il 31 gennaio 2021. I liberi professionisti possono chiedere la restituzione dell’importo attraverso l’app BeProf; la procedura compete, invece, a Cadiprof per i dipendenti degli studi professionali.