Le gengive possono rivelare se si soffre di questa malattia; bastano un test e un questionario.
Anche sul lettino del dentista può essere diagnosticato il diabete. Strano? Tutt’altro. Le gengive infiammate possono essere un chiaro sintomo di iperglicemia.
Per scoprire se è davvero così, il dentista può eseguire un test rapido nel suo studio, sottoponendo al paziente un questionario. L’esame serve a misurare l’emoglobina glicata, cioè a indicare la quantità di glucosio presente nel sangue negli ultimi tre mesi.
Certo, non è esattamente il motivo per il quale si va dal dentista, in genere. Infatti, la scoperta è nuova: è stata una recente ricerca dell’Università di Birmingham a realizzare la possibilità di questo insolito e innovativo tipo di diagnosi. E la Società Italiana di Parodontologia e Implantologia non ha perso tempo: bisogna iniziare subito.
Anche perché, come ricorda oggi il Corriere della Sera, sono almeno un milione gli italiani che soffrono di diabete e non lo sanno. Il che può essere fonte di gravi problemi di salute, soprattutto in termini di complicanze vascolari.
«I parodontologi potrebbero svolgere un ruolo chiave nell’intercettazione delle persone ad alto rischio di sviluppare diabete e nella diagnosi precoce di questa malattia – ha detto al Corriere Luca Landi, presidente della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia -. Le persone a maggior rischio, individuate con una diagnosi “alla poltrona”, potranno essere indirizzate verso cambiamenti degli stili di vita, alimentari e anche parodontali e di igiene orale domiciliare. La salute delle gengive è legata a quella generale ed esiste una correlazione strettissima fra malattie parodontali e diabete».
Dunque, l’infiammazione alle gengive è connessa al diabete. Un legame a doppio filo, dal momento che un problema tira l’altro: l’infiammazione, infatti, agevola la comparsa del diabete, che pare sia particolarmente frequente in chi soffre di parodontite. Una scoperta che può favorire concretamente la diagnosi precoce.