Il Cavaliere porta la coalizione dalla sua e la convince a collaborare, con una mossa che piace agli elettori.
Silvio Berlusconi «asfalta» gli scettici della collaborazione col Governo. Dopo giorni duri di faide e strappi e parole grosse, tra un’accusa di pensare agli «inciuci» (copyright: Matteo Salvini) e qualche defezione nel partito, il leader di Forza Italia raccoglie i frutti del dialogo.
La coalizione di centrodestra, alla fine, ha votato sì allo scostamento di bilancio. È passata la sua linea, dunque, non quella salviniana della chiusura totale. Non che il Cav ne fosse impensierito: ha liquidato in quattro e quattr’otto la proposta di Salvini di una federazione. E comunque non ha avuto pentimenti nell’imboccare la «strada della responsabilità», che non equivale ad allearsi con «partiti incompatibili», ha dovuto precisare Berlusconi quando già qualcuno intravedeva all’orizzonte un nuovo patto del Nazareno.
Lo stesso ha fatto oggi Antonio Tajani, alla conferenza stampa convocata con Salvini e Giorgia Meloni per spiegare le ragioni della scelta. «Questione di responsabilità», «vittoria del centrodestra unito», «un successo di coalizione» hanno detto. Già. Ma più un successo di Berlusconi.
Il Cav, infatti, ne ha beneficiato più di tutti. Non solo a livello personale e sul piano delle dinamiche interne al suo schieramento, riprendendosi la scena e mostrando chi comanda. La rivincita è anche sul piano programmatico, perché Berlusconi ha ottenuto dal Governo l’impegno a coprire il rinvio delle tasse e a destinare fondi agli autonomi. E la linea del dialogo premia anche a livello elettorale, secondo i sondaggisti.
Uno schiaffo morale per i fuoriusciti dal partito – Laura Ravetto, Maurizio Carrara e Federica Zanella – che se ne sono andati proprio perché mal tolleravano l’apertura ai giallorossi e la disponibilità a votare con loro il sì alla richiesta di deficit.
Per esempio, la Supermedia Agi/YouTrend, fotografa un -0,6% della Lega nelle ultime due settimane contro una risalita di Forza Italia sopra al 7% (+0,4%). Una statistica di Emg, invece, dice che 3 italiani su 4 vedono di buon occhio una distensione tra maggioranza e opposizione, per il bene del Paese. La collaborazione è evidentemente rassicurante in un momento così delicato.
E’ proprio così, il Cav. è molto scaltro. Da tempo era costretto all’angolo e non contava più. Ma il Cav. non ama perdere e così ha trovato questa soluzione e con un colpo di coda magistrale è tornato sulla scena surclassando tutti, e imponendo la sua scelta. “il centro-destra vince se uniti (cioè devo esserci anch’io, altrimenti si perde”