Covid: tutti i nuovi aiuti del Governo


Modificato il calendario fiscale: rinvio di acconti, contributi, ritenute, Iva. Bloccate ipoteche e pignoramenti. Una tantum per alcune categorie.
Il Consiglio dei ministri ha approvato nella notte il decreto Ristori 4 con tutti i nuovi aiuti previsti per chi è stato penalizzato in qualche modo dalle misure in vigore contro la diffusione del Covid.
Decisa, innanzitutto, la proroga fino al 30 aprile del secondo acconto Irpef, Ires e Irap anche alle attività non soggette agli Isa e a tutte le imprese con ricavi inferiori a 50 milioni nel 2019 e con un calo del fatturato del 33% nel primo semestre del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La novità consiste nel fatto che la proroga interessa tutto il territorio nazionale e non solo i settori chiusi o quelli che si trovavano nelle zone rosse. Inoltre, e indipendentemente dal fatturato, tutti i contribuenti avranno tempo fino al 10 dicembre per gli acconti e per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi e Irap utili al calcolo delle perdite per beneficiare della proroga fino a fine aprile. Vengono, in questo modo, allungati i tempi di 10 giorni, visto che prima dell’approvazione del decreto il termine scadeva proprio oggi.
Altro rinvio riguarda i contributi, le ritenute ed i versamenti Iva per chi ha dovuto chiudere i battenti durante la seconda ondata di emergenza Covid. In questo caso, la proroga è fino al 16 marzo anche per le imprese con ricavi inferiori ai 50 milioni di euro a calo del fatturato di almeno un terzo a novembre 2020 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Prorogati al 1° marzo 2021, invece, i pagamenti relativi alla rottamazione ter e al saldo e stralcio delle cartelle. Potranno entrare nelle precedenti rottamazioni i contribuenti che hanno pagato in ritardo o che non hanno pagato una delle rate previste. Bloccate anche le ganasce amministrative, le ipoteche ed i pignoramenti per chi riprenderà i pagamenti. Se il debito supera i 100mila euro, però, sarà possibile cogliere questa occasione solo per comprovate difficoltà economiche.
Per quanto riguarda i lavoratori, arriva una nuova una tantum di 1.000 euro per determinate categorie che l’avevano ricevuta con i decreti Agosto e Ristori 1. Si parla, quindi, degli stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo. Ma ora l’indennità riguarda anche:
- gli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo (in presenza di certi requisiti);
- i lavoratori stagionali appartenenti a comparti diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato il rapporto di lavoro involontariamente;
- i lavoratori con contratto intermittente;
- i venditori porta a porta.
In arrivo anche un’indennità di 800 euro a dicembre per i lavoratori del settore sportivo che hanno ricevuto il bonus con i decreti Rilancio, Cura Italia e Ristori 1. Soldi promessi anche al personale delle forze di polizia e ai vigili del fuoco.
Infine, a breve, potrebbe essere varato il decreto Ristori 5 per allargare i contributi a fondo perduto alle imprese agli autonomi e ai professionisti che, pur non essendo stati costretti a chiudere, hanno subìto delle perdite economiche importanti a causa dell’emergenza coronavirus.