Sviluppata in laboratorio, può raccogliere dati su alcuni parametri vitali, come la pressione del sangue, e archiviarli.
Può essere la nuova frontiera della medicina. Gli scienziati ci lavorano da anni e sono molti i tipi di pelle elettronica, detta anche e-skin, che si stanno producendo in laboratorio.
L’ultimo è stato realizzato da un team di ricercatori dell’Università per la Scienza e la Tecnologia re Abdullah (Kaust), in Arabia Saudita. Il gruppo di lavoro è stato diretto da Yichen Cai e Jie Shen, che illustrano la loro e-skin in uno studio pubblicato su Science Advances.
È una pelle che imita quella umana in forza, sensibilità ed elasticità, in grado di avvertire i cambiamenti di temperatura e di riprodurre le stesse sensazioni del tatto. Può rivelarsi funzionale per il controllo di parametri vitali perché sa raccogliere dati come, ad esempio, i cambiamenti della pressione del sangue e archiviare le informazioni raccolte su un cloud.
È fatta principalmente di acqua e gel ed è compatibile con il tessuto della pelle umana; nell’idrogel sono immerse nanoparticelle di silice e uno strato di titanio, per aumentare la sua sensibilità e robustezza.
È adatta per lo sviluppo di protesi di nuova generazione e anche per interagire con chip e computer indossabili. I ricercatori ritengono che potrà trovare applicazioni nella robotica e nell’intelligenza artificiale.
Una tecnologia particolarmente avanzata, perché molto resistente. Secondo gli autori dello studio, potrebbe avere un futuro anche per controllare lo stato di usura strutturale di oggetti inanimati, come ad esempio i mobili.
note
Fonte immagine: Instagram Kaust