Covid, vaccino gratuito per tutti: ecco da quando


Il ministro della Salute al Senato: prime dosi a gennaio, non saranno obbligatorie. «Serve cautela ma si vede una luce in fondo al tunnel».
Il vaccino anti-Covid arriverà a gennaio, sarà gratuito per tutti e non sarà obbligatorio. Lo ha annunciato questa mattina al Senato il ministro della Salute, Roberto Speranza, durante l’informativa sull’andamento della pandemia, sulle nuove misure che andranno a comporre il Dpcm di Natale e, appunto, sulla campagna di vaccinazione contro il coronavirus nel nostro Paese.
«Dopo mesi difficilissimi e giornate che non dimenticheremo mai – ha esordito Speranza – il messaggio di fondo che voglio rivolgere al Parlamento e attraverso di voi a tutti gli italiani è un messaggio di ragionata fiducia: cari colleghi, dentro la tempesta che ancora stiamo vivendo finalmente vediamo un approdo, abbiamo una rotta chiara verso un porto sicuro. Adesso è possibile, perché appare probabile, che a partire da gennaio avremo i primi vaccini, e poi progressivamente saremo in grado di vaccinare un numero sempre più alto di italiani. È la svolta che auspichiamo e alla quale lavoriamo da mesi».
Il ministro ha rivendicato il ruolo dell’Italia a livello europeo per arrivare a questo traguardo: «Siamo stati i primi, insieme a Germania, Francia e Olanda – ha ricordato Speranza – a costruire l’alleanza per i vaccini nel mese di maggio e a porre il tema di un impegno comunitario perché si investisse sulla ricerca e su tutte le sperimentazioni. Ora finalmente vediamo i primi risultati».
Che sono, appunto, solo i primi: «Serve ancora prudenza e serve ancora cautela», ha ammonito il ministro. «La verità è che al momento mentre vi parlo nessun vaccino è strato approvato né dall’Ema, l’agenzia europea del farmaco, né dalla Fda, l’agenzia statunitense. Ma i segnali che arrivano dagli studi sono incoraggianti e ci hanno portato ad accelerare la definizione del piano strategico che delinea le linee essenziali d’azione che intendiamo adottare. Questo piano strategico – ha spiegato ancora – diventerà poi un piano esecutivo che resterà permanentemente e si muoverà sulla base dei processi autorizzativi delle agenzie regolatorie e della conseguente effettiva disponibilità dei vaccini. Ho sempre pensato – ha concluso il ministro – che la scienza ci avrebbe portato fuori da questa crisi. Ancora è presto, ma si vede finalmente la luce in fondo al tunnel».