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Cos’è il computo della pensione?

13 Dicembre 2020 | Autore:
Cos’è il computo della pensione?

Riunione della contribuzione presso la gestione Separata Inps: chi può richiederla, quali trattamenti pensionistici si possono ottenere.

La pensione anticipata a 64 anni, con 20 anni di contributi e la pensione di vecchiaia con 5 anni di contributi sono dei trattamenti agevolati che non tutti possono ottenere, ma soltanto coloro che non hanno contributi accreditati prima del 1996, oppure che optano per il computo presso la gestione Separata. Cos’è il computo della pensione? Si tratta di una misura [1] che consente di accreditare la contribuzione posseduta in diverse gestioni Inps presso un’unica cassa di previdenza, la gestione Separata.

Quest’operazione comporta il ricalcolo contributivo dell’intero trattamento pensionistico: è un sistema di calcolo che si basa sui versamenti accreditati e sull’età al momento del pensionamento, al contrario del sistema retributivo, che invece si basa sulla media degli ultimi redditi (per questo, normalmente più vantaggioso) e sull’anzianità contributiva presente entro specifici lassi di tempo.

Il computo può rappresentare un vantaggio per coloro che desiderano ottenere una delle pensioni agevolate accessibili ai soli lavoratori soggetti al calcolo interamente contributivo della pensione, nonché per coloro che desiderano accedere al riscatto agevolato della laurea, consentito solo per i periodi da calcolarsi col sistema contributivo.

In merito alla possibilità di avvalersi del computo, però, sussistono delle perplessità in relazione a coloro che hanno maturato i requisiti per il computo stesso entro il 31 dicembre 2011. Ma quali sono i requisiti per accedere al computo?

Requisiti del computo della pensione

Per potersi avvalere del computo è innanzitutto necessario essere in possesso di anzianità assicurativa antecedente al 1° gennaio 1996: in caso contrario, si è già integralmente assoggettati al sistema di calcolo contributivo della pensione.

Per aderire al computo, nel dettaglio, sono richiesti i seguenti requisiti:

  • iscrizione presso la gestione separata e accredito di almeno un mese di contributi;
  • meno di 18 anni di contributi versati o accreditati alla data del 31 dicembre 1995;
  • almeno 5 anni di contributi versati o accreditati dal 1° gennaio 1996;
  • almeno 15 anni di contributi

Attenzione: non è possibile utilizzare il computo in relazione alle casse professionali, cioè non è consentito far confluire gli accrediti presenti presso le gestioni di categoria dei liberi professionisti verso la gestione separata Inps attraverso il computo.

Si può ottenere la pensione di vecchiaia con 5 anni di contributi col computo?

I lavoratori la cui pensione si calcola col sistema integralmente contributivo, possono ottenere un particolare trattamento di vecchiaia a 71 anni, con soli 5 anni di versamenti, senza rispettare una soglia minima dell’assegno. È possibile ottenere questo trattamento col computo?

In base ai requisiti osservati per l’accesso al computo, appare evidente che sia, di fatto, impossibile ottenere la pensione di vecchiaia con 5 anni di contributi se non si è assoggettati di per sé al calcolo contributivo, in quanto non si possiedono accrediti precedenti al 1° gennaio 1996: l’opzione per il computo, difatti, richiede di avere alle spalle un minimo di 15 anni di contribuzione.

Di conseguenza, la pensione di vecchiaia con 5 anni di contributi può essere ottenuta soltanto da chi non ha contributi versati prima del 1° gennaio 1996: tutti coloro che possiedono contributi versati o accreditati prima di questa data, dovendo optare per il computo, necessitano di un minimo di 15 anni di contributi complessivi.

Si può ottenere la pensione anticipata a 64 anni col computo?

Coloro che sono assoggettati al calcolo interamente contributivo possono ottenere, nel 2020 e sino al 31 dicembre 2022, la pensione anticipata a 64 anni di età.

Si tratta della cosiddetta pensione anticipata contributiva, che prevede, nello specifico, il perfezionamento dei seguenti requisiti:

  • compimento dei 64 anni di età, sia per gli uomini che per le donne: il requisito di età, che resterà invariato sino al 31 dicembre 2022, sarà successivamente adeguato agli incrementi demografici;
  • una contribuzione effettiva minima di 20 anni (non sono considerati utili, a tal fine, i contributi figurativi);
  • l’ammontare mensile della pensione deve risultare almeno pari a 2,8 volte l’assegno sociale (1.287,52 euro nel 2020).

La pensione anticipata a 64 anni può essere conseguita anche attraverso il computo.

Quali pensioni si possono ottenere col computo presso la gestione separata?

La facoltà di computo non è soltanto utile per conseguire, presso la gestione separata, i trattamenti agevolati come la pensione di vecchiaia con 5 anni di contributi e la pensione anticipata a 64 anni.

Ecco tutti i trattamenti che è possibile ottenere attraverso il computo:

  • pensione di vecchiaia ordinaria e contributiva;
  • pensione anticipata ordinaria e contributiva;
  • pensione di inabilità;
  • assegno ordinario di invalidità;
  • pensione indiretta ai superstiti;
  • pensione supplementare.

Possono raggiungere queste pensioni con assoluta certezza soltanto coloro che maturano i requisiti per la facoltà di computo dopo il 31 dicembre 2011.

Sussistono invece dei dubbi in relazione a coloro che maturano i requisiti per il computo entro il 31 dicembre 2011, in base a come l’Inps sembrerebbe aver interpretato la normativa. Secondo alcuni orientamenti, in particolare, oltre ai requisiti per il computo questi contribuenti dovrebbero perfezionare, alla data del 31 dicembre 2011, in alternativa:

  • 60 anni di età per le donne, 65 anni per gli uomini, unitamente ad almeno 5 anni di contributi;
  • 40 anni di contributi;
  • la quota 96.

Gli interessati possono anche raggiungere i vecchi requisiti previsti per le pensioni agevolate contributive. Sul punto si attendono comunque chiarimenti dall’Inps.

Si possono ottenere le pensioni agevolate antecedenti alla Fornero, grazie al computo?

Chi, esercitando la facoltà di computo, possiede i requisiti richiesti per la misura alla data del 31 dicembre 2011, ha diritto alla cosiddetta salvaguardia, secondo il principio della cristallizzazione dei requisiti: in pratica, può pensionarsi con le vecchie regole di età utili per la pensione nel sistema contributivo, più precisamente per la pensione con l’opzione al sistema contributivo (57 anni sino al 31 dicembre 2007, 60-65 anni sino al 31 dicembre 2011), nonché con le regole di contribuzione previste per l’accesso al computo.


note

[1] DM 282/2006; Circ. INPS 184/2015.

Autore immagine: pixabay.com


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