Come vedere parenti e amici a Natale e Capodanno


Ci sono dei modi legali di trascorrere le feste con i cari che vivono fuori Comune o in un’altra Regione nonostante i divieti del Dpcm.
Il coronavirus ti ha costretto quest’anno a fare Pasqua con i tuoi. Speravi, a questo punto, di poter fare Natale con chi vuoi, ma non sarà così. Il Dpcm firmato da Conte ti obbligherà a stare con chi vuole il Governo, non con chi avresti scelto tu per passare le feste. Se vivi da solo e hai i parenti fuori Comune, dovrai preparare la lasagna e il cappone solo per te. Se, peggio ancora, genitori e fratelli abitano in un’altra Regione, l’ultimo dell’anno anziché il trenino farai al massimo la locomotiva da solo.
Mentre il Governo pensa a qualche deroga ai divieti imposti dal Dpcm, esistono già delle soluzioni per vedere parenti e amici a Natale e Capodanno. Alternative legali, ci mancherebbe altro. A Natale siamo tutti più buoni e non vanno bene le bugie; altrimenti, niente regali sotto l’albero. Ammesso che qualcuno che non sia Amazon ce li possa consegnare.
La prima, quella più temuta dai governatori: giocare sulle date. Il decreto vieta gli spostamenti tra le Regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio. Ammesso e non concesso che, secondo le parole di Conte, prima di Natale tutta l’Italia diventerà gialla, nulla vieta di raggiungere i genitori il 20 dicembre (o il 19, che è sabato) e di tornare a casa il 7 gennaio.
Probabile che ci siano dei problemi a prendere così tanti giorni di ferie: ecco, allora, che esiste l’alternativa numero 2, sempre basata su un gioco di date. È possibile raggiungere parenti e amici il 20 dicembre, cioè prima che scatti il divieto di mobilità, e tornare a casa il 27 dicembre, cioè dopo Natale e Santo Stefano. In caso di controllo, si può sempre dire senza imbrogliare nessuno che si sta tornando nel luogo di residenza o di domicilio per motivi di lavoro.
In questo modo, però, si dovrebbe rinunciare a Capodanno. Eh sì, perché si può andare dai genitori prima del 21, non durante il blocco. Volendo, però, se i giorni di ferie sono pochi, un sistema ci sarebbe: quello di farsi trovare da un parente o da un amico un lavoro per qualche giorno, giusto per la settimana dal 28 dicembre (lunedì) al 3 gennaio (domenica). Ad esempio, in un ristorante, in un bar, in un negozio di proprietà di qualcuno di loro, visto che in quel periodo sono aperti fino a più tardi. Per motivi di lavoro, dunque, si potrebbe raggiungere la città in cui abitano parenti o amici e passare con loro il Capodanno. Lavorando durante la settimana, però.
C’è una soluzione anche per chi abita a pochi chilometri dai genitori o dagli amici ma in un Comune diverso. Come noto, il decreto in vigore vieta di uscire dal proprio Comune il 25 e 26 dicembre ed il 1° gennaio. Nulla è vietato, però, negli altri giorni. Il che significa che è possibile raggiungere parenti o amici la sera della Vigilia, cioè il 24 dicembre (purché lo si faccia prima che scatti il coprifuoco delle 22), restare a dormire da loro un paio di giorni, passare Natale e Santo Stefano insieme, e tornare a casa il 27. Magari la sera, prima delle 22, visto che è domenica e si può sfruttare un’altra giornata in compagnia.
Stessa storia a Capodanno: si può andare da parenti e amici il 31, mangiare insieme cotechino e lenticchie, stappare la bottiglia a mezzanotte, cantare «pe-pe-peppepepé» a dovuta distanza e con la mascherina, dormire da loro, passare insieme la giornata del 1° dell’anno e, il 2 gennaio (oppure il 3, che è domenica), quando il divieto non ci sarà più, tornare a casa.
Queste, come detto, sono alternative legali ai divieti del Dpcm per poter passare Natale e Capodanno con parenti o amici, non certo dei consigli. Dimostrano, però, che il decreto è stato fatto con dei limiti facilmente aggirabili. Ciascuno potrà scegliere come comportarsi, a seconda delle proprie circostanze e di ciò che gli detta la propria coscienza, per passare delle feste nel modo più sereno possibile tutelando la salute di tutti e senza mettere a rischio nessuno.
BUONGIORNO,
c’è pero’ anche scritto che il 25-26 e 1 gen “è sempre consentito il rientro a casa”. quindi io il primo gennaio posso tornare a casa mia se la sera prima sono stato da un amico? e quindi andato il 31 dicembre quando è consentito lo spostamento, essendo io in regione gialla.
Grazie
Credo valga per chi è fuori sede, residenza o domicilio per comprovate esigenze, tipo lavoro o studio, non per chi era da parenti o amici, altrimenti tutti i giorni, anche in zona rossa o arancione, quando ci fermano, potremmo dire come scusa “sto tornando a casa” dato che il rientro è sempre garantito e non possono sapere dove eri e da quando (magari eri andato dai tuoi 2 settimane prima in zona gialla…). Interessa anche a me questo concetto ma temo che le mie conclusioni siano giuste.
Scusate il DCPM chiede di stare a casa a Natale, Santo Stefano e Primo dell’Anno …. non il 24 o il 31 quindi se sono fuori comune il 24 e il 25 torno a casa per stare a casa come mi viene richiesto sto facendo quello che mi viene chiesto ….
Per ulteriori chiarimenti, ti rinviamo alla lettura dei seguenti articoli:
-Spostamenti tra Comuni a Natale: la decisione del Governo https://www.laleggepertutti.it/449033_spostamenti-tra-comuni-a-natale-la-decisione-del-governo
-Divieto di spostamento: il Viminale conferma le multe https://www.laleggepertutti.it/449048_divieto-di-spostamento-il-viminale-conferma-le-multe
Complimenti, bel discorso tra truffatori, al limite dell’istigazione a delinquere.
Si sta a casa perchè c’è un virus, per tutelare la salute di tutti