Più soldi in arrivo per disoccupati e cassintegrati


Presentato un emendamento alla manovra per introdurre l’assegno di ricollocazione da 250 a 5mila euro. Ecco come deve essere speso.
Il Partito democratico ha presentato un emendamento alla manovra che contiene un pacchetto di misure sulle politiche attive, da finanziare con un investimento iniziale di 500 euro, a cui si potrebbe aggiungere un’altra somma proveniente dal Recovery plan. Un modo, secondo i Dem, di allargare la platea dei beneficiari delle politiche attive a disoccupati e cassintegrati senza limitarle ai percettori del Reddito di cittadinanza.
In particolare, l’emendamento prevede l’obbligo di erogazione dell’assegno di ricollocazione a chi dal 1° gennaio viene sospeso dal lavoro e messo in cassa integrazione, a chi si trova in disoccupazione da almeno quattro mesi e a chi verrà licenziato, ovviamente quando terminerà il divieto imposto dalle misure sull’emergenza Covid.
L’importo del voucher varia da 250 a 5mila euro, ma può arrivare a 7mila euro in caso di cassa integrazione con percorso formativo. Soldi da usare per avere un servizio di assistenza nella ricerca di un nuovo posto di lavoro.
Verranno coinvolti i centri per l’impiego: a loro il compito di prendersi carico del lavoratore, di creare un suo profilo e di erogare l’assegno. Dopodiché, interverranno le agenzie per il lavoro autorizzate, che si attiveranno per formare il richiedente per aiutarlo a trovare un’occupazione. Le agenzie verranno pagate al 40% durante il percorso di ricerca e al 60% a contratto firmato.
Il piano prevede anche incentivi alle imprese: 18 mesi di sgravi al 50% per assunzioni a tempo indeterminato e per 12 mesi per l’avvio di un rapporto di lavoro a termine.
Il servizio di ricollocazione durerà il tempo previsto per il sussidio. Chi accetta un incentivo all’esodo dall’azienda, non pagherà le tasse su quei soldi per nove mesi.