Vaccino anti-Covid: assunzioni in arrivo nella Sanità


Contratti pronti per medici, infermieri, assistenti e personale amministrativo. Si vuole partire da metà gennaio. Il piano di Arcuri.
Lo Stato si prepara ad assumere nuovo personale per la campagna di vaccinazione anti-Covid. Lo ha annunciato il commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri. I contratti riguarderanno medici laureati, specializzandi, pensionati, infermieri, assistenti sanitari e personale amministrativo.
Nel piano di cui ha parlato Arcuri, l’équipe che somministrerà il vaccino sarà formata da un medico e quattro infermieri. Per le vaccinazioni a domicilio, è previsto l’impiego di un medico e un infermiere. Sono previsti dei turni sette giorni su sette, ad un ritmo di sei somministrazioni ogni ora. Con loro, ci saranno gli addetti all’accettazione, alla gestione degli approvvigionamenti e al coordinamento.
Nella seconda fase della campagna, quella più allargata a tutta la popolazione, sarà possibile fare il vaccino anche dal medico di famiglia, dal pediatra e in farmacia, oltre che dal personale del Servizio sanitario nazionale, secondo il commissario.
Sarà Arcuri a lanciare la chiamata per medici ed infermieri e per la selezione delle società con personale sanitario per la somministrazione del vaccino. Queste ultime dovranno presentare le loro offerte il 21 dicembre. I singoli medici ed infermieri, invece, potranno mandare le proprie candidature entro il 4 gennaio 2021. Le somministrazioni potrebbero iniziare a metà del mese prossimo.
L’intenzione è quella di assumere quasi 3.000 persone da impegnare già a gennaio. Da febbraio, ce ne vorranno altre 7.800 circa, 12.800 tra aprile e maggio e 15.500 dall’estate in poi.
L’Italia ha prenotato 202 milioni di dosi di vaccino che arriveranno nei prossimi 15 mesi, secondo le stime di Arcuri. «I vaccini della Pfizer – ha spiegato il commissario – saranno distribuiti dalla casa produttrice in 300 punti di somministrazione stabiliti con le Regioni. Quelli delle altre case saranno stoccati nell’hub di Pratica di Mare e lì, in condizioni di sicurezza, verranno portati in 1.550 punti di somministrazione per essere dati ai cittadini. Nei primi 300 presidi ospedalieri – ha aggiunto Arcuri – ci sarà la prima ondata di vaccinazione destinata al personale sanitario che lavora nelle strutture ospedaliere e Rsa, ospiti compresi, e poi alla popolazione in ordine anagrafico decrescente partendo dagli anziani e altre categorie importanti che sono esposte al contagio potenziale, come forze dell’ordine, detenuti, personale carcerario, chi lavora nei servizi pubblici essenziali e nella scuola».