Covid: i controlli nel prossimo week end


Migliaia di agenti in aeroporti e stazioni, sulle strade e nei centri cittadini nel fine settimana del grande esodo prima del blocco.
A meno che il Governo opti per cominciare con le restrizioni sabato 19 dicembre anziché lunedì, questo weekend sarà quello del grande esodo di Natale, degli studenti fuori sede e dei lavoratori che tornano a casa, del ricongiungimento di chi non vuole rinunciare alle feste in famiglia, di chi decide di muoversi prima che scatti il blocco interregionale anti-Covid. Molto probabilmente verrà deciso oggi, nel nuovo vertice convocato con il Comitato tecnico scientifico, se mantenere il primo giorno di divieto di spostamento lunedì 21 oppure se, come suggerito domenica sera, anticiparlo a sabato.
Quello che è già stato deciso, invece, è il sistema di controlli per un fine settimana che si annuncia da bollino nero, peggio degli esodi di agosto degli anni migliori. Migliaia di agenti terranno d’occhio chi va e chi viene negli aeroporti, nelle stazioni, ma anche nelle vie delle città, dove si attende l’invasione per l’ultimo weekend di shopping prenatalizio. Il problema (o il vantaggio, a seconda di come lo si guardi) è che, se le cose restano così, non c’è quasi nulla di vietato, per cui l’unica cosa da controllare saranno gli assembramenti, oltre al rispetto dell’orario di chiusura di bar e ristoranti e del coprifuoco.
Attenzione particolare verrà posta sulle stazioni ferroviarie di Roma e di Milano. Trovare un biglietto per muoversi dal capoluogo lombardo è già pressoché impossibile. Si cercherà di evitare ammassamenti di passeggeri, con percorsi dedicati già dall’esterno delle stazioni. Chi viaggia verso le regioni arancioni (Abruzzo, Campania, Toscana, Val d’Aosta, Alto Adige) dovrà seguire un percorso diverso e mostrare l’autocertificazione.
Massicci i controlli anche sulle strade, dove si presume che da venerdì sera comincerà l’esodo verso le seconde case o verso l’abitazione dei parenti, soprattutto da Nord a Sud.
Non mancheranno gli agenti nei centri cittadini, per tenere d’occhio gli assembramenti dentro e fuori i negozi e locali pubblici. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, non si stanca di ripetere il solito appello: «Bisogna assolutamente evitare gli assembramenti: è legittimo che le persone possano in queste ore fare acquisti ed essere in giro, però non dobbiamo andare tutti nello stesso posto. È fondamentale – avverte Speranza – se non vogliamo poi essere costretti a ulteriori restrizioni molto dure». Non è detto che alcuni sindaci delle più importanti città non firmino delle ordinanze apposta per limitare gli ingressi nelle vie dello shopping o per impedire l’accesso al centro dalla periferia. È il caso di Firenze, Napoli, Bologna, Torino ed alcune città del Veneto e della Puglia.