Natale: verso la stretta dal 24 dicembre al 6 gennaio


Il premier Conte opta per una soluzione di compromesso: zona rossa solo nei giorni festivi e prefestivi. Ma c’è chi vorrebbe la chiusura per l’intero periodo.
Il Governo si sta orientando ad imporre una zona rossa in tutta Italia, con le conseguenti chiusure e gli stop agli spostamenti, ma solo nei giorni “critici”, quelli festivi e prefestivi: dunque, per Natale saranno il 24, 25, 26 e 27 dicembre e, poi, per Capodanno il 31 dicembre e il 1, 2 e 3 gennaio. Ed ancora, per l’Epifania, il 5 ed il 6 gennaio.
Una soluzione di compromesso che, a quanto ci riferisce la nostra agenzia stampa Adnkronos, sembra prevalere nella maggioranza ed è spinta soprattutto dal premier Giuseppe Conte, che vorrebbe evitare restrizioni drastiche per l’intero periodo delle festività: è invece questa la “linea dura” sostenuta dal ministro della Salute, Roberto Speranza, con due settimane consecutive di semi-lockdown, dal 24 dicembre (o addirittura dal 21) fino al 6 gennaio, che però alcune autorevoli fonti del Governo interpellate poco fa dall’agenzia definiscono «una follia».
In quei giorni, si dovrà stare a casa oppure uscire, muniti di autocertificazione, solo per i motivi consentiti (lavoro, salute o altre situazioni di necessità). Perciò, non saranno consentiti in nessun caso cenoni e veglioni. E resteranno chiusi bar, ristoranti e tutti i negozi ed esercizi commerciali, tranne quelli di prima necessità, come gli alimentari e le farmacie.
Nei giorni feriali, invece – dunque, fino al 23 dicembre, e poi dal 28 al 30 dicembre ed il 4 gennaio – saranno aperti i negozi e consentiti gli spostamenti per tutte le Regioni che attualmente già rientrano nella zona gialla, mentre quelle arancioni o rosse seguiranno il proprio regime.
«Occorre rinforzare le misure di Natale, serve qualche intervento aggiuntivo per scongiurare la terza ondata, anche gli esperti del Cts ce lo hanno consigliato; vorremmo vivere le festività secondo la tradizione ma questo non è possibile», ha ammesso Giuseppe Conte preannunciando le restrizioni in arrivo.
Le decisioni definitive arriveranno nelle prossime ore: si attende il rientro da Bruxelles della ministra renziana Teresa Bellanova, per sentire anche la posizione di Italia Viva. Ma il confronto serrato tra le diverse ali della maggioranza di Governo è aperto da oggi, con il braccio di ferro tra i ministri di area Pd (Boccia, Franceschini e Speranza) che premono per la zona rossa nazionale senza esclusioni territoriali o intermittenze temporali, dunque dal 24 dicembre al 6 gennaio, ed il premier Conte, spalleggiato dal Movimento 5 Stelle, che opta per la soluzione più morbida.
Intanto, sembra sfumare l’ipotesi di un nuovo Dpcm entro questa sera: finora, nulla è deciso e ancora si discute. Sembra certo, invece, che non ci sarà nessuna stretta nel prossimo weekend del 18 e 19 dicembre: così ci si potrà spostare da zona gialla a zona gialla com’è stato consentito finora, mentre l’arrivo o la partenza da aree arancioni o rosse sarà possibile per i soli residenti.