Le restrizioni più forti nei festivi e prefestivi. Zona gialla dal 28 al 30 dicembre. Epifania libera. Limiti severi su pranzi e spostamenti.
Il Governo sta per varare una sorta di calendario con i giorni in cui l’Italia resterà blindata in zona rossa durante le feste di Natale. L’ipotesi privilegiata da Giuseppe Conte e dai capidelegazione della maggioranza, che attende solo il via libera da parte di Italia Viva, è quella di non chiudere tutto dal 24 dicembre al 6 gennaio ma di lasciare in mezzo, per così dire, qualche giorno di «libertà».
Si va, dunque, verso uno scenario di questo tipo: un lockdown di otto giorni non continuativi, cioè dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio. In questo modo, si metterà il lucchetto al Paese nei giorni festivi e prefestivi del periodo natalizio, lasciando fuori il giorno dell’Epifania.
In quei giorni, dovranno restare chiusi bar, ristoranti e negozi. Gli spostamenti non necessari saranno vietati, anche all’interno del Comune di residenza. Chi uscirà di casa dovrà avere, oltre ad un valido motivo, anche l’autocertificazione. Saranno vietati non soltanto cenoni e feste ma anche i pranzi con chi non appartiene al nucleo familiare.
Ci possono essere, comunque, delle eccezioni. La prima, la possibilità di invitare a tavola al massimo due congiunti stretti. È il caso di chi vuole trascorrere il Natale con i genitori anziani. La seconda, deve ancora avere una conferma. È quella relativa agli spostamenti tra i piccoli Comuni i giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno. Non dovrebbero esserci degli ostacoli, ma resta da stabilire ancora cosa si intende per «piccolo Comune» ed entro quale distanza ci si potrà muovere.
Italia in zona gialla, invece, nei giorni 28, 29 e 30 dicembre. Il che significa, comunque, chiusura di bar e ristoranti alle 18 e coprifuoco alle 22.
Va detto che il provvedimento avrebbe potuto ricevere il via libera definitivo nella notte. Come avevamo anticipato ieri, infatti, era atteso nelle scorse ore il varo di un nuovo Dpcm. Il vertice notturno che Conte avrebbe voluto dedicare proprio alle misure anti-Covid durante il Natale è stato, però, boicottato da Matteo Renzi, che ha chiesto alla «sua» ministra Teresa Bellanova di non parteciparvi al suo ritorno da Bruxelles. Renzi ha preferito che prima fosse presente con lui all’incontro di questa mattina con il presidente del Consiglio nell’ambito della verifica di Governo.