Stop ai mutui: chi resta escluso dalla proroga


Niente proroga per piccoli imprenditori, professionisti e autonomi: le domande presentate da domani non saranno più accolte.
La sospensione dei mutui per l’acquisto della prima casa, prorogata per tutto il 2021, non sarà per tutti. Ne resteranno esclusi i liberi professionisti, gli autonomi ed i piccoli imprenditori. Sarà, dunque, un’agevolazione riservata ai lavoratori dipendenti e poco più.
La norma è contenuta nella legge di conversione del decreto Ristori, approvata ieri dal Senato e ora nelle mani della Camera. Il testo contiene, tra le varie cose, una doppia proroga che riguarda il Fondo Gasparrini a sostegno di chi ha sulle spalle un mutuo per la prima casa e si trova in temporanea difficoltà economica. Già durante la prima ondata dell’emergenza Covid, era stata introdotta una moratoria su questo tipo di finanziamento per chi aveva una riduzione dell’orario di lavoro di almeno il 20% o per chi vedeva sospesa la propria attività per almeno 30 giorni consecutivi.
Successivamente, era stata decisa la sospensione automatica della prima rata dal momento in cui veniva presentata la richiesta di blocco del mutuo. Entrambe le misure sono state prorogate per tutto il prossimo anno. Inoltre, viene prolungata al 9 aprile 2022 la possibilità di applicare la proroga dei mutui ai finanziamenti in ammortamento da meno di un anno.
E fin qui, tutto bene. Il problema è che proprio oggi scadeva l’occasione di accedere al Fondo Gasparrini per liberi professionisti, autonomi e piccoli imprenditori (artigiani, commercianti, ecc.). Questa opportunità non è stata più rinnovata. Il che significa che tutti loro restano fuori dall’agevolazione anche se, come previsto fino ad oggi, hanno avuto un calo del fatturato di almeno il 33%.
In buona sostanza, le domande che arriveranno da domani alla Consap, l’ente che gestisce il Fondo, non saranno più accolte.
Non solo. Oggi, è l’ultimo giorno in cui è possibile presentare la richiesta al Fondo senza allegare l’Isee. Se nelle prossime ore non succede niente, cioè che non viene decisa una proroga, da domani ritorna il requisito di un Isee non superiore ai 30mila euro. Sempre oggi, scade la norma in virtù della quale veniva aumentato il tetto massimo dei finanziamenti congelabili da 250mila a 400mila euro.