Libia: il lungo sequestro dei pescatori, ‘rinchiusi in celle buie, umiliati e vessati’/Adnkronos


Mazara del Vallo (Trapani), 18 dic. (Adnkronos) – (dall’inviata Elvira Terranova) – Rinchiusi per settimane in celle piccole, umide, buie. Con cibo “scadente e immangiabile” consegnato “al buio per non vedere cosa ci fosse nel piatto”. Settimane di “umiliazioni, vessazioni, violenze psicologiche”, per fortuna non fisiche. “Siamo stati trattati come se fossimo terroristi, abbiamo avuto paura di non farcela”. La voce di Pietro Marrone, il Comandante del peschereccio ‘Medinea’ arriva forte via radio. Si trova in alto mare, sulla via del ritorno per Mazara del Vallo. E racconta, per la prima volta, i 108 giorni di sequestro e carcerazione in Libia. A parlare con lui è l’armatore, Marco Marrone, che in questi tre mesi non ha mai perso la speranza.