Ci sarebbero tre giorni di zona gialla prima che l’Italia diventi rossa. Ma per Walter Ricciardi bisogna blindarsi subito, senza aspettare un minuto di più.
Lockdown subito, non c’è un minuto da perdere. Il monito è di Walter Ricciardi, braccio destro del ministro della Salute Roberto Speranza e suo consigliere sulla gestione dell’emergenza Coronavirus.
Nonostante le rassicurazioni che arrivano in queste ore da ampi settori del mondo scientifico sulla variante inglese del virus (per approfondire leggi qui: Variante Covid: l’efficacia di tamponi e test rapidi; Covid: via libera al vaccino Pfizer in Europa), fosse per Ricciardi la zona rossa sarebbe già iniziata.
Al consigliere del ministero della Salute non basta che al momento non ci siano evidenze che il vaccino, i tamponi o i test rapidi non siano più validi nella lotta al Covid. Riconosce che la capacità di funzionamento dei vaccini non è messa in discussione dalla variante.
Quest’ultima, però, accelera i contagi e questo rende tutto più difficile: dalla riapertura delle scuole superiori il 7 gennaio al controllo della curva.
«Io farei un lockdown da subito fino a metà gennaio – ha detto Ricciardi, intervistato alla trasmissione radiofonica Un giorno da pecora -. Avrei fatto misure di più lunga durata sul modello di Germania e Austria perché quelle prese non bastano».
«Ragioniamo per analogia – osserva il consigliere di Speranza -: se prima avevamo un numero di casi inferiori per farli scendere ci abbiamo messo due mesi, ora con un numero maggiore dobbiamo impiegare un periodo analogo».
Sulla variante del virus proveniente dalla Gran Bretagna, al momento, si stanno facendo le più disparate ipotesi su origini, tempistica, diffusione.
Secondo il Centro europeo per il controllo delle malattie questa mutazione del virus circola da novembre. Per Ricciardi è «molto grave che il Governo inglese abbia avvertito in ritardo».