Decreto Natale: tutti i chiarimenti del Governo


Dopo il provvedimento, le risposte alle faq per capire meglio cosa si può fare cosa no.
Zona gialla, poi rossa, poi arancione: per molti un ginepraio in cui è davvero difficile orientarsi. Per questo dal Governo arriva un salvagente: le faq, dall’inglese frequently asked questions.
Sono le risposte agli interrogativi più ricorrenti a chiarimento dell’ultimo decreto di Natale. Faq erano state pubblicate anche all’indomani dell’entrata in vigore dei vecchi provvedimenti, per cercare di spiegare le regole in modo trasparente e con esempi pratici.
Indice
Il ritorno all’abitazione, residenza, domicilio
Ad alcune domande questo portale aveva già provato a dare risposta giorni fa. Per esempio a questa: al netto del blocco degli spostamenti regionali tra il 21 dicembre e il 6 gennaio, è possibile fare ritorno alla propria abitazione, residenza, domicilio? Certo.
Nonostante le zone arancioni e rosse non contemplino uscite dal territorio regionale, già il decreto del 3 novembre, che aveva introdotto il sistema delle restrizioni regionali, prevedeva sempre la possibilità di ritorno nel proprio domicilio o abitazione o residenza.
Questo perché non si può restare bloccati in un’altra regione solo perché ci si è andati per una singola esigenza. Il ritorno, dunque, è sempre un motivo legittimo di spostamento, oltre alle altre tre ragioni sempre valide: lavoro, salute, necessità.
Cosa sono abitazione, residenza, domicilio
A questo proposito, Palazzo Chigi fa luce sui concetti di «residenza», «abitazione» e «domicilio». Per residenza si intende il luogo in cui si vive abitualmente, secondo quanto risulta dai registri anagrafici.
L’abitazione è il luogo in cui, di fatto, si abita, anche se non si è stabilita la residenza in quel luogo (esempio: abitazione può essere l’appartamento in cui vive uno studente fuori sede che ha ancora la residenza a casa con i suoi, oppure un lavoratore che trascorre quasi tutto l’anno fuori dalla sua residenza).
Per domicilio si intende il luogo in cui una persona ha la maggior parte dei suoi affari. Una specie di «residenza professionale», dunque la sede di un ufficio o di un’azienda, per esempio.
Seconde case
Quanto al capitolo seconde case, tra il 21 dicembre e il 6 gennaio ci si può andare sempre, purché siano all’interno della propria regione, altrimenti è proibito.
Una faq chiarisce che se ci si è trasferiti in una seconda casa fuori regione per le vacanze di Natale e uno dei membri della famiglia dovrà tornare al lavoro fuori regione, poi non potrà raggiungere di nuovo i parenti nella seconda casa entro il 6 gennaio. Questo il virtù del blocco della mobilità regionale.
Turismo e gite fuori porta
Proibiti anche gli spostamenti extraregionali per turismo e gite fuori porta.
Gli unici spostamenti turistici ammessi (e solo in zona arancione, perché in zona rossa non sono contemplati) sono o all’interno del proprio Comune, o in un altro Comune, se si proviene da un paese di meno di cinquemila abitanti, purché sia nel raggio di trenta chilometri e non sia un capoluogo di provincia.
Parenti anziani fuori regione, eccezioni e sanzioni
Non si può andare in un’altra regione per andare a trovare/trascorrere le feste con i propri genitori/parenti, anche se si tratta di anziani.
È consentito, invece, andare ad accudire parenti non autosufficienti che si trovano in un altro Comune o regione, ma si può spostare solo il numero di persone strettamente necessario a prestare assistenza.
Tra le eccezioni alle restrizioni per gli spostamenti rientrano i genitori separati/affidatari, che possono andare fuori dal proprio Comune e dalla propria regione per passare il Natale con i figli minorenni, in accordo con le disposizioni del giudice. Questi spostamenti rientrano tra i motivi di necessità.
È inoltre possibile uscire dal territorio regionale, nei giorni della zona arancione, se si vive in un paese di massimo cinquemila abitanti e la destinazione è un altro Comune (non capoluogo) entro i trenta chilometri.
Per chi viola le regole sugli spostamenti la sanzione amministrativa va dai 400 ai 1000 euro. Se si è stati sanzionati e non si è d’accordo, perché si pensa che il proprio spostamento fosse per motivi di necessità, ci si può rivolgere al Prefetto, autorità competente per queste valutazioni.
Visite a parenti e amici
Tra le domande più gettonate, c’è quella che riguarda la possibilità di andare a trovare parenti e amici. La raccomandazione resta quella di non farlo, anche in questi giorni e anche nella fascia di rischio più basso, quella gialla.
Però non è vietato, dunque dal 21 al 23 dicembre si può sicuramente fare e liberamente. Idem nei giorni di zona arancione (28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio) se parenti e amici sono nel nostro stesso Comune: in tal caso, nessuna restrizione particolare. I limiti riguardano, anche stavolta, le regioni: se abbiamo amici/parenti fuori regione non possiamo andarli a trovare.
Si può, invece, se abitano in un Comune diverso, ma all’interno della nostra regione. Da notare che questa è una novità rispetto alla zona arancione classica che non permette spostamenti tra Comuni, se non per i soliti validi motivi. Ma le zone arancioni e rosse di Natale sono speciali perché prevedono alcune deroghe.
Si può quindi andare a trovare parenti e amici in un altro Comune, ma solo una volta al giorno e solo se si è in due. Uniche persone ammesse in aggiunta: i figli minori di 14 anni e i conviventi disabili o non autosufficienti.
Inoltre, chi abita in un paese di massimo cinquemila abitanti può spostarsi liberamente (quindi anche più di una volta al giorno) dal proprio Comune per raggiungerne un altro entro i trenta chilometri di distanza (anche fuori regione), ma non si può andare nei capoluoghi di provincia.
Nei giorni di zona rossa nazionale (24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3, 5, 6 gennaio), si potrà andare a trovare parenti e amici solo se si è in due (anche in più persone se queste sono figli minori di 14 anni e conviventi non autosufficienti o disabili). Ma è consentita una sola visita al giorno.
Vuol dire che se si è stati a pranzo da amici/parenti, a cena si sta a casa o viceversa. Si può andare anche fuori dal proprio Comune, ma si deve restare dentro la propria regione. Il tutto, naturalmente, è fattibile solo tra le 5 e le 22, perché poi scatta il coprifuoco.
Salve, vorrei sapere se è possibile andare nelle seconde case non intestate a chi effettivamente sta andando ma intestate ai genitori od ai nonni, non sono purtroppo riuscito a capire questo passaggio. Grazie
Nel periodo compreso tra il 21 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, gli spostamenti di un nucleo familiare convivente verso le seconde case sono sempre consentiti, dalle 5 alle 22, all’interno della propria Regione e sempre vietati verso le altre Regioni. È consentito lo spostamento verso la seconda casa, anche se intestata a più comproprietari, di un solo nucleo familiare convivente.