Donazione figli, successione, lesione delle quote di legittima, forma, revocatoria e vendita: problemi non solo ereditari.
Indice
- 1 Donazione a figli e successiva rivendita: normale pianificazione del patrimonio familiare, escluso l’abuso di diritto
- 2 Vendita di cose immobili e legittima
- 3 La donazione di denaro non sempre configura donazione indiretta
- 4 Divisione ereditaria e scioglimento della comunione ereditaria
- 5 Azione revocatoria: il diritto di credito può essere anche successivo all’atto di disposizione se questo è dolosamente preordinato a pregiudicare il credito
- 6 Collazione, il pagamento di un debito eseguito dal de cuius nei confronti di uno dei figli costituisce una fattispecie di donazione indiretta
- 7 Successione: la dispensa da collazione non produce effetto se non nei limiti della quota disponibile
- 8 Non è revocabile la donazione se, alla data dell’atto di liberalità, il donante era consapevole dell’esistenza di un figlio
- 9 Revocabile la donazione effettuata in favore del coniuge per sopravvenienza di un figlio
- 10 Donazione seguita da vendita dello stesso bene: anche in assenza di simulazione va applicata la disciplina antielusiva dell’interposizione
- 11 Accordo di composizione della crisi da sovraindebitamento e donazione di un immobile con riserva di usufrutto
- 12 Inefficace la donazione indiretta se effettuata in pregiudizio delle ragioni creditorie
Donazione a figli e successiva rivendita: normale pianificazione del patrimonio familiare, escluso l’abuso di diritto
Deve essere esclusa la natura elusiva della complessiva operazione di donazione dell’immobile da genitore a figli e successiva alienazione del bene a terzi, trattandosi di una normale operazione di pianificazione del patrimonio familiare: ciò a maggior ragione ove, con la successiva vendita, sia stata comunque realizzata una plusvalenza.
Cassazione civile sez. trib., 26/11/2020, n.26947
Vendita di cose immobili e legittima
In caso di domanda di dichiarazione di nullità ed inefficacia degli atti di vendita di immobili, per simulazione, senza domanda di riduzione e di reintegrazione della quota di legittima, a causa dell’autonomia delle stesse, la semplice richiesta di essere reimmessi nel possesso dei beni non permette di affermare che sia proposta anche un’azione di riduzione, mancando l’allegazione dell’effettiva esistenza della lesione della quota di riserva.
Cassazione civile sez. VI, 05/06/2020, n.10657
La donazione di denaro non sempre configura donazione indiretta
Nel caso di soggetto che abbia erogato il denaro per l’acquisto di un immobile in capo ad uno dei figli si deve distinguere l’ipotesi della donazione diretta del denaro, impiegato successivamente dal figlio in un acquisto immobiliare, in cui, ovviamente, oggetto della donazione rimane il denaro stesso, da quella in cui il donante fornisce il denaro quale mezzo per l’acquisto dell’immobile, che costituisce il fine della donazione. In tale ultimo caso, il collegamento tra l’elargizione del denaro paterno e l’acquisto del bene immobile da parte del figlio porta a concludere che si è in presenza di una donazione (indiretta) dello stesso immobile e non del denaro impiegato per il suo acquisto.
Cassazione civile sez. II, 21/05/2020, n.9379
Divisione ereditaria e scioglimento della comunione ereditaria
La domanda di divisione ereditaria proposta dall’attrice che abbia ad oggetto lo scioglimento della comunione ereditaria sorta per effetto della morte della madre del coniuge, a sua volta defunto, non può essere considerata alla stregua di un atto di accettazione tacita dell’eredità del marito, non sostanziandosi in un atto di disposizione o di gestione dei beni ereditari relitti dal marito stesso.
(Fattispecie in cui la moglie del de cuius aveva convenuto in giudizio i figli del primo matrimonio dello stesso e la sorella del medesimo, chiedendo di accertare la simulazione relativa dell’atto di compravendita concluso tra la madre del defunto e la sorella dello stesso, e, per l’effetto, di far luogo alla riduzione della donazione effettuata dalla prima in favore della seconda, in quanto lesiva dei diritti successori del marito defunto, nonché di attribuire a lei stessa la quota di proprietà dei beni oggetto di riduzione e, infine, di procedere alla divisione dei predetti beni).
Tribunale Monza sez. IV, 10/02/2020, n.312
Azione revocatoria: il diritto di credito può essere anche successivo all’atto di disposizione se questo è dolosamente preordinato a pregiudicare il credito
In tema di azione revocatoria il diritto di credito può essere anche successivo all’atto di disposizione se l’atto è dolosamente preordinato a pregiudicare il soddisfacimento del credito. (Nel caso di specie, era stata dichiarata l’inefficacia della donazione nei confronti dei figli pur essendo il credito sorto nei confronti della società subito dopo la donazione).
In tema di azione revocatoria il dolo attinente la preordinazione del pregiudizio dei creditori può essere dedotto dalla data immediatamente successiva del credito dopo la stipula dell’atto.
(Nel caso di specie, era stata dichiarata l’inefficacia della donazione nei confronti dei figli essendo il credito sorto nei confronti della società subito dopo la donazione dovendosi ritenere la data dell’insorgenza del credito quella dell’emissione della fattura e non all’accertamento giudiziale dello stesso).
Corte appello Catanzaro sez. II, 29/01/2020, n.121
Collazione, il pagamento di un debito eseguito dal de cuius nei confronti di uno dei figli costituisce una fattispecie di donazione indiretta
Ai fini della collazione, il pagamento di un debito eseguito dal “de cuius” nei confronti di uno dei figli origina verso di lui un credito di pari importo e la rinuncia ad agire in regresso verso lo stesso costituisce una fattispecie di donazione indiretta.
Cassazione civile sez. II, 18/09/2019, n.23260
Successione: la dispensa da collazione non produce effetto se non nei limiti della quota disponibile
Ai sensi dell’art. 737 c.c., i figli e i loro discendenti ed il coniuge che concorrono alla successione devono conferire ai coeredi tutto ciò che hanno ricevuto dal defunto per donazione direttamente o indirettamente, salvo che il defunto non li abbia da ciò dispensati. La dispensa da collazione non produce effetto se non nei limiti della quota disponibile.
Tribunale Latina sez. I, 21/08/2019, n.1975
Non è revocabile la donazione se, alla data dell’atto di liberalità, il donante era consapevole dell’esistenza di un figlio
La revocazione della donazione per sopravvenienza di figli o discendenti, rispondendo all’esigenza di consentire al donante di riconsiderare l’opportunità dell’attribuzione liberale a fronte della sopravvenuta nascita di un figlio, ovvero della sopravvenuta conoscenza della sua esistenza, in funzione degli obblighi di mantenimento, istruzione ed educazione che derivano da tale evento, è preclusa ove il donante avesse consapevolezza, alla data dell’atto di liberalità, dell’esistenza di un figlio ovvero di un discendente legittimo.
Tribunale Lecce sez. I, 05/08/2019, n.2644
Revocabile la donazione effettuata in favore del coniuge per sopravvenienza di un figlio
Finalità dell’art. 803 c.c. è quella di favorire i discendenti del donante, non ancora nati o la cui esistenza sia ignorata al momento della donazione. La non estensione dell’irrevocabilità delle donazioni per sopravvenienza dei figli al coniuge non si pone in contrasto con l’art. 3 Cost. poiché, nonostante che il coniuge e il figlio siano elementi del gruppo familiare, la loro situazione non è del tutto equiparabile: infatti, mentre il legame tra un genitore e un figlio è espressione di una relazione giuridica diretta, destinata a non venire meno, il rapporto tra i coniugi ha natura diversa ed è soggetta a modificazioni nel corso della loro vita.
Cassazione civile sez. II, 29/01/2018, n.2106
Donazione seguita da vendita dello stesso bene: anche in assenza di simulazione va applicata la disciplina antielusiva dell’interposizione
Ai fini dell’applicazione della disciplina antielusiva dell’interposizione, prevista dall’art. 37, comma 3, del d.P.R. n. 600 del 1973, anche il carattere reale e non simulato di una sequenza negoziale consistente nella donazione tra genitori e figli di un bene, immediatamente dopo alienato a terzi dai donatari, che ne percepiscano effettivamente il corrispettivo, integra lo scopo elusivo di cui alla citata norma ove consenta di superare il regime fiscale di riferimento mediante l’uso improprio, ingiustificato o deviante di legittimi strumenti giuridici.
Cassazione civile sez. trib., 03/03/2017, n.5408
Accordo di composizione della crisi da sovraindebitamento e donazione di un immobile con riserva di usufrutto
La donazione dell’immobile del debitore ai figli, con riserva di usufrutto, costituisce un atto in frode ai creditori che rende inammissibile l’accordo di composizione della crisi da sovraindebitamento.
Tribunale Milano sez. II, 18/11/2016
Inefficace la donazione indiretta se effettuata in pregiudizio delle ragioni creditorie
In tema di donazione indiretta, è consentito donare solo qualcosa che appartenga al donante: nell’ipotesi in cui, pur a conoscenza del pregiudizio recato alle ragioni creditorie, il padre-donante acquisti un immobile intestandolo direttamente ai figli, essendo l’immobile entrato nel patrimonio del donante può accogliersi la domanda revocatoria ordinaria, dichiarando inefficace l’atto di donazione.
Tribunale Salerno sez. III, 06/05/2016
Quest’anno per Natale ho fatto un bonifico a mio figlio per aiutarlo a sostenere le spese per la sua nuova casa in cui andrà ad abitare con la sua compagna. Gli abbiamo dato i soldi per acquistare la cucina. Di questi tempi, affrontare le spese per andare a vivere da soli non sono poche e quindi abbiamo voluto dargli un contributo sostanzioso per permettergli di non stringere troppo la cinghia e provvedere da solo al resto degli acquisti che saranno tanti andando avanti.
I miei mi hanno dato un grosso aiuto nell’ultimo periodo grazie alla loro pensione, perché ho dovuto sostenere le spese per l’assegno divorzile ed affrontare altre spese impreviste per la riparazione del mio muletto, lavorando in un’azienda edile. Le spese di questi ultimi tempi sono aumentati e gli incassi sono diminuiti. I clienti se pagano lo fanno con un grosso ritardo, anche perché loro stessi si trovano in condizioni diffiicli. Per fortuna, sono riuscito a mettere da parte altre precedenti entrate