Una società sportiva ha diritto al contributo a fondo perduto?


Ad una società sportiva dilettantesca spetta il contributo a fondo perduto con scadenza nel mese di gennaio 2021 se non è stato richiesto quello con scadenza ad aprile 2020?
Il contributo a fondo perduto previsto dal decreto legge cosiddetto Ristori (n. 137 del 2020) e quello previsto dal decreto legge cosiddetto Ristori bis (n. 149 del 2020) devono essere richiesti con apposita istanza entro il termine del 15 gennaio 2021 (a partire dallo scorso 20 novembre) solo da quei soggetti che non hanno già beneficiato del contributo previsto dal decreto Rilancio (articolo 25 del decreto legge n. 34 del 2020).
Perciò la domanda, entro il prossimo 15 gennaio 2021, deve essere presentata in via telematica solo da chi (come la società in questione) non ha già beneficiato nei mesi scorsi del contributo previsto dal decreto Rilancio per non aver presentato istanza nel periodo 15 giugno – 13 agosto 2020 (chi ne ha già beneficiato, infatti, riceverà automaticamente il contributo senza bisogno di presentare una nuova istanza).
Aggiungo che:
- il contributo a fondo perduto previsto dal decreto Ristori (n. 137 del 2020) spetta alle partite iva con attività prevalente individuata da codice ATECO compreso fra quelli indicati nell’allegato 1 del decreto Ristori e nell’allegato 1 del decreto Ristori quater;
- il contributo a fondo perduto previsto dal decreto Ristori bis (n. 149 del 2020) spetta a coloro i quali svolgono attività prevalente nelle regioni “rosse” (avendo in tali zone il domicilio fiscale o la sede operativa) e hanno un codice ATECO compreso fra quelli indicati nell’allegato n. 2 al decreto Ristori bis.
Specifico infine che per ogni delucidazione operativa (relativa alla consultazione dei codici ATECO ammessi ai contributi, ad ulteriori requisiti per accedere ai contributi, alla misura del contributo, alle modalità di presentazione dell’istanza, alle modalità di accreditamento ecc.) è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate apposita guida “I contributi a fondo perduto”.
Articolo tratto da consulenza resa dall’avv. Angelo Forte