Tassa sulle sigarette elettroniche: ecco l’aumento dal 2021


La manovra conferma l’incremento delle aliquote fiscali sui prodotti da inalazione che saranno più cari del tabacco tradizionale.
Il vizio del «fumo finto» costerà più caro dal 2021. Non solo per la salute ma anche per il portafoglio. Con la nuova legge di Bilancio appena approvata alla Camera, aumentano i prezzi delle sigarette elettroniche per effetto di un incremento delle tasse.
Il testo contenuto nella manovra stabilisce che «i prodotti da inalazione senza combustione costituiti da sostanze liquide, contenenti o meno nicotina, esclusi quelli autorizzati all’immissione in commercio come medicinali, sono assoggettati ad imposta di consumo» in questa misura:
- per il 2021: 15% per i prodotti contenenti nicotina e 10% per quelli senza nicotina;
- per il 2022: 20% per i prodotti contenenti nicotina e 15% per quelli senza nicotina;
- per il 2023: 25% per i prodotti contenenti nicotina e 20% per quelli senza nicotina.
Va ricordato che, attualmente, i prodotti da inalazione con nicotina hanno un’aliquota del 10% e quelli senza nicotina del 5%. Questo significa che, anno per anno e per il prossimo trimestre dal 2021 al 2023, i tabacchi senza combustione aumenteranno del 5%. In altri termini, guardando al triennio, il prezzo dei liquidi con nicotina per sigarette elettroniche subirà un incremento del 150%, ossia 2,50 euro ogni 10 millilitri. Peggio ancora per i liquidi senza nicotina: la tassazione salirà del 300%, vale a dire circa 2 euro ogni 10 millilitri. A occhio, costa di più quello che fa meno male.
Le citate percentuali fanno riferimento (prosegue il testo della manovra) «all’accisa gravante sull’equivalente quantitativo di sigarette, con riferimento al prezzo medio ponderato di un chilogrammo convenzionale di sigarette rilevato e alla equivalenza di consumo convenzionale determinata sulla base di apposite procedure tecniche, definite con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli».
Tutto invariato, invece, per quanto riguarda le sigarette tradizionali che, mediamente, costeranno di meno rispetto ai prodotti da inalazione per le sigarette elettroniche. Appunto: quello che fa più male – secondo il parere degli esperti – è quello che costerà di meno.