Crisi pandemica ed economica: i due pilastri del tradizionale discorso del capo dello Stato.
Un anno difficile per tutti. C’è chi ha sentito sulla sua pelle il dolore della malattia e del lutto e chi è riuscito a conservare affetti e lavoro, ma a prescindere da questo, pur a vari livelli di intensità, la pandemia di Coronavirus ha stravolto le vite di ognuno.
Sarà dunque il cuore del messaggio di fine anno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Impossibile, per il capo dello Stato, ignorare le sofferenze inflitte all’Italia e al mondo dal Covid.
Mattarella, salutando un 2020 doloroso e facendo gli auguri di buon 2021 agli italiani, affronterà il tema della crisi pandemica e della conseguente crisi economica, cercando di non incrementare l’angoscia del momento ma, anzi, provando a dare speranza agli italiani.
Il tradizionale messaggio verrà trasmesso stasera, a reti unificate, a partire dalle 20,30. Il capo dello Stato, a quattro giorni dal Vaccine Day, che ha inaugurato l’inizio della campagna vaccinale anti-Covid in Italia e in Europa, toccherà sicuramente l’argomento vaccino. Un’arma in più per affrontare questa battaglia, anche se gli italiani dovranno dare ancora una volta prova di maturità e responsabilità.
Mattarella ha più volte invitato alla «collaborazione internazionale senza riserve»: ci sono Paesi poveri che rischiano di non riuscire a procurarsi l’approvvigionamento necessario. In quelli più ricchi e industrializzati, invece, c’è il rischio di non raggiungere l’immunità di gregge per il rifiuto di molti nei confronti del vaccino.
Il presidente della Repubblica potrebbe toccare il tema no vax nel suo messaggio, dal momento che queste frange sembrano avere particolare seguito nel nostro Paese.
Sicuramente ripercorrerà quanto di buono è stato fatto per non farsi annichilire dal virus e costruire la ripartenza. Il Recovery Fund, ad esempio, con l’Europa che ha dimostrato di essere unita per raggiungere un obiettivo comune, proprio come l’avevano originariamente sognata e voluta i padri fondatori.
Convitata di pietra, nel discorso di Mattarella, la crisi di Governo. Difficile che il capo dello Stato tocchi l’argomento: non è l’occasione giusta. Non è dato neanche sapere come la crisi evolverà, sebbene sembri evidente a tutti l’intento di Matteo Renzi di tirare la corda fino a strapparla.
C’è l’ipotesi del rimpasto, anche se il timore, battendo questa strada, è che possa essere solo l’inizio della fine. Improbabile anche una sostituzione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Lo scenario più verosimile, in caso di caduta dell’Esecutivo, sarebbe quello di andare a nuove elezioni.