Covid-19: buone notizie sui vaccini


Le ultime novità sui vaccini dall’Organizzazione mondiale della sanità e dall’Agenzia italiana del farmaco.
Anno nuovo, nuove speranze. Il 2020 ha messo a dura prova l’intera umanità. L’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, piombata sulle nostre esistenze nel giro di pochissimo tempo, ad oggi ha registrato 1.791.246 decessi e 81.159.096 casi confermati nel mondo dall’inizio della pandemia (sono questi gli ultimi dati disponibili, fonte: Health Emergency Dashboard, 31 Dicembre ore 10.00 am).
Una luce di speranza nel tunnel in cui ci siamo ritrovati negli ultimi mesi arriva dai vaccini. Nel nostro Paese, in occasione del “Vaccine day”, sono stati vaccinati 9.803 italiani. In questa prima fase, la vaccinazione sarà riservata ai professionisti sanitari, al personale sanitario e sociosanitario di ospedali e servizi territoriali e agli ospiti e al personale dei presidi residenziali per anziani. Nei prossimi giorni, si prevede nella seconda settimana di gennaio, prenderà il via la campagna di vaccinazione anti-Covid-19 all’interno dello Stato della Città del Vaticano.
All’Adnkronos Salute, Pier Luigi Lopalco, epidemiologo e assessore regionale alla Sanità della Puglia, ha dichiarato che «Il 2020 si è concluso con la speranza aperta dall’arrivo di un vaccino. Il 2021 sarà l’anno della fine della corsa del virus, almeno nei Paesi che potranno permettersi il lusso della vaccinazione di massa. Spero che gli italiani possano capire di essere beneficiari di tale privilegio».
L’Oms approva il vaccino Pfizer
Per i paesi in via sviluppo c’è un’importante novità: potranno iniziare i programmi volti a vaccinare la propria popolazione, come riporta l’Adnkronos. L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha approvato per le emergenze l’uso del vaccino contro il coronavirus messo a punto dal gigante farmaceutico americano Pfizer insieme alla tedesca Biontech. L’Oms ha anche riferito che agenzie come l’Unicef e l’Organizzazione panamericana della sanità possono ora procurarsi il vaccino per la distribuzione ai paesi bisognosi.
Gli ultimi dati di Moderna
Novità sui vaccini arrivano anche dal direttore dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Nicola Magrini, che con una rinnovata speranza ha dichiarato nell’intervista a “La Repubblica” che il nuovo anno sarà «sicuramente migliore del vecchio. Abbiamo girato pagina». Per quanto riguarda i vaccini «il 6 gennaio aspettiamo Moderna. I suoi test hanno portato dati ottimi», anche se darà solo 160 milioni di dosi.
«Le disponibilità maggiori erano attese da tre ditte. Sanofi ha posposto i risultati e arriverà dopo l’estate. Johnson&Johnson è attesa per fine marzo. AstraZeneca sembrava essere in anticipo, ma ha incontrato alcune difficoltà, imputabili solo a lei, che l’hanno rallentata. L’Agenzia europea dei medicinali, l’Ema, ha ricevuto i suoi dati, ma avrà bisogno di almeno tre settimane per valutarli. Servirà cautela nella loro analisi”, dice Magrini.
«I risultati – spiega il dg dell’Aifa – sono in parte incoerenti. Un piccolo sottogruppo di 1.400 volontari ha ricevuto mezza dose e ha registrato un’efficacia maggiore rispetto alla dose intera. Ma poi la Gran Bretagna, che ha già approvato il vaccino, ha scelto di somministrare la dose intera”.
Magrini ricorda che nei risultati pubblicati sulla rivista Lancet compaiono due eventi avversi dimielite, un disturbo neurologico. Dobbiamo vederci chiaro e valutare bene rischi e benefici. Potrebbe aprirsi un dilemma etico non indifferente.
Ma qual è il compito dell’Ema? Autorizzare un vaccino. Magrini precisa che «a noi dell’Aifa spetta decidere a chi assegnare il vaccino di AstraZeneca oppure gli altri due di Pfizer e Moderna. Dovremo stabilire a chi destinare ciascun prodotto, e non sarà facile, di fronte a valori di efficacia potenzialmente diversi»
«A fine gennaio – continua Magrini – quando arriverà la valutazione dell’Ema, dovremo riflettere bene, anche in base all’andamento dell’epidemia e a quanta urgenza avremo di abbassare il numero di morti e contagi, su come rendere disponibili i vari vaccini»
Il dg dell’Aifa escude che possano essere i cittadini a scegliere. «Per questo dobbiamo essere cauti nel valutare a quali categorie assegnare ciascun vaccino. Gli inglesi hanno seguito la linea opposta: agire presto prima di tutto. È una scelta problematica, come quella disporre la seconda dose per dare precedenza a chi ancora non ha ricevuto la prima».
Negli Usa, l’autorità regolatoria Fda approverà solo ad aprile AstraZeneca, questo perché «quando un’azienda chiede un’autorizzazione all’uso in emergenza, le autorità regolatorie vorrebbero ricevere i dati prima che vengano pubblicati su una rivista, come è avvenuto su Lancet , o comunicati sui giornali. Anche i problemi di dosaggio o relativi a eventi avversi dovrebbero essere discussi prima con le autorità regolatorie, poi sui mezzi di comunicazione. Altrimenti il dialogo diventa asimmetrico. Ora l’Ema, di cui l’Aifa è parte attiva, vorrà valutare i dati di AstraZeneca con prudenza e in profondità».
Hanno fatto un sacco di pubblicità a questi vaccini e a personaggi come Crisanti, Bassetti che si stavano vaccinando. Circolano già foto e dichiarazioni varie. Speriamo solo che questa campagna vaccinale sia efficace e si arrivi all’immunità per iniziare a tornare pian piano alla normalità
Si sono sicuramente buone queste notizie. Ci auguriamo che quest’anno prometta bene. Sono tante le aspettative e le speranze. L’importante è riuscire a riprenderci le vecchie abitudini e avere la possibilità di decidere dove possiamo andare, quando possiamo incontrarci, fino a che ora possiamo restare fuori e con chi. Sono le piccole cose a mancare e a pesare. Speriamo che davvero ci sia una luce in fondo a questo tunnel
L’importante adesso, nonostante le varie restrizioni, è riuscire a godere di buona salute e riuscire a guarire in fretta senza strascichi o conseguenze negative, qualora qualcuno dovesse risultare positivo al Covid-19. La situazione è pessima negli ospedali. IL vaccino è una prima arma che mi auguro funzioni per tutti contro questo terribile mostro Coronavirus
MI auguro che si possa ritornare alla normalità. Per noi commercianti il lavoro si fa sempre più preoccupante. Penso che non ci sarà alcuna ripresa dell’economia a causa delle pesanti conseguenze dell’emergenza Covid con bilanci in rosso, tagli del fatturato e crollo dei consumi. Spero di sbagliarmi. Mi auguro che la gente torni ad uscire appena ci sarà la possibilità e ritorni a fare compere nei negozi
La strada per liberarci del Covid-19 è ancora lunga, ma finalmente abbiamo il vaccino. Penso che in ogni caso dovremmo lottare con questo virus almeno per un anno e continuare ad indossare le mascherine, mantenere il distanziamento sociale e igienizzarci (buona regola a prescindere dal Covid)…
Ce lo auguriamo tutti che questo vaccino possa avere degli effetti positivi e possa farci uscire da questo benedetto tunnel del Covid. E’ quasi un anno che stiamo vivendo questo incubo e la nostra salute psicologica sono certa che ne risentirà a lungo andare. Un conto è evitare le uscite perché uno non ha voglia oppure ha da fare, altra cosa è non uscire per timore di essere contagiati.