Si chiama Cenobamato e, durante le ultime sperimentazioni, si è dimostrato efficace nel ridurre le crisi nei pazienti adulti.
Una medicina che può aiutare gli epilettici ad attenuare gli effetti della malattia. È il Cenobamato, farmaco sperimentale messo a punto dall’industria biofarmaceutica svizzera Arvelle Therapeutics.
La società, proprio oggi, è balzata agli onori della cronaca per l’annuncio di un accordo di acquisto che la vedrebbe passare nelle mani del gruppo italiano Angelini Pharma. Per capirsi: i produttori di Amuchina (le cui vendite sono triplicate nell’ultimo anno), Tachipirina, Moment, Tantum Verde ecc.
Ricavi nel 2020 pari a 1,7 miliardi di euro, ma il gruppo vuole fare il salto di qualità e diventare leader nel trattamento delle malattie rare e del sistema nervoso centrale. Ecco perché l’acquisto di Arvelle.
Secondo il gruppo Angelini, Cenobamato è in grado di ridurre le crisi negli adulti che soffrono di epilessia di oltre il 50% in più rispetto al placebo. Dopo l’acquisizione, il colosso italiano avrà una licenza esclusiva per vendere il Cenobamato in Europa, Regno Unito e Svizzera.
Il medicinale ha già avuto il via libera dalla Food and Drug Administration (Fda), omologo americano dell’Agenzia europea del farmaco (Ema), che si esprimerà entro il 2021 sull’ok alla vendita di Cenobamato anche in Italia e in altri Stati d’Europa.
C’è attesa per la sua messa in commercio, dal momento che, solo in Europa, si calcola siano più di sei milioni i malati di epilessia, malattia che colpisce il sistema nervoso centrale. Le cellule nervose cerebrali smettono di funzionare causando le convulsioni e la perdita di coscienza che ne sono i sintomi più classici.
Anche l’agenzia regolatrice inglese dei medicinali, l’Mhra, ha definito il Cenobamato «promettente e innovativo» proprio perché capace, secondo gli studi che si stanno eseguendo nell’ambito della sperimentazione, di prevenire le crisi epilettiche.