Sono sei i territori italiani in cui la curva dei contagi si mantiene alta. Ecco perché, per loro, si pensa a un surplus di restrizioni.
L’Italia a colori. Il sistema di fasce di rischio, approntato dal Governo con diverse colorazioni, tornerà nei prossimi giorni, dopo le vacanze di Natale.
Sei le regioni sulle quali sono puntati gli occhi degli esperti e del Comitato tecnico scientifico (Cts). Si tratta naturalmente di quelle dove il Coronavirus sta correndo più forte, cioè: Emilia-Romagna, Veneto, Calabria, Marche, Liguria e Friuli Venezia Giulia.
A partire dall’11 gennaio, queste regioni potrebbero passare in fascia arancione. Sarebbero quindi quelle con il livello di rischio contagio più alto, essendo la zona rossa, in questo momento, applicata solo sul piano nazionale in alcuni giorni specifici.
Rischiano quindi la chiusura, visto che la zona arancione prevede il divieto di uscire dalla propria regione di residenza, salvo i soliti motivi di lavoro, salute, necessità (da mettere per iscritto nell’autocertificazione).
I condizionali, per ora, sono comunque d’obbligo: notizie più precise si avranno dopo il Consiglio dei ministri di stasera alle 21, nel corso del quale verranno prese, con decreto, le decisioni sui colori dell’Italia post-vacanze di Natale.
Per le notizie di cui si dispone allo stato attuale, fino all’11 la situazione dovrebbe essere la seguente. Il 5 e il 6, in quanto prefestivo e festivo, tornerà il lockdown soft della zona rossa nazionale.
Lo stesso potrebbe succedere sabato 9 e domenica 10, avendo annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza la volontà di valutare l’applicazione di queste stesse restrizioni anche nel prossimo weekend.
Il 7 e l’8 l’Italia dovrebbe essere tutta zona gialla, anche se con alcuni divieti in più rispetto alla canonica fascia di minor rischio (per approfondire leggi qui: Covid: nuove restrizioni dopo il 6 gennaio).