Bonus mobili e giardini: niente cessione o sconto in fattura


Spese recuperabili solo attraverso la dichiarazione dei redditi in 10 rate annuali di pari importo. Aumenta il tetto massimo per mobili ed elettrodomestici.
Aumenta da 10mila a 16mila euro la soglia massima di spesa sulla quale applicare il bonus mobili. Lo prevede la legge di Bilancio 2021. L’agevolazione consiste in una detrazione fiscale del 50% per l’acquisto di mobili o elettrodomestici ad alta prestazione energetica in presenza di lavori di ristrutturazione iniziati dal 1° gennaio 2020. Resta, invece, al 36% la detrazione prevista per il bonus giardini per un importo massimo che rimane invariato a 5.000 euro.
In entrambi i casi, però, per beneficiare del bonus sarà necessario portare le spese in detrazione nella dichiarazione dei redditi. La legge di Bilancio, infatti, non consente di recuperare la percentuale di spesa attraverso la cessione del credito d’imposta o lo sconto in fattura. I soldi spettanti, dunque, verranno spalmati in dieci rate annuali di pari importo.
Le condizioni per accedere al bonus mobili sono praticamente le stesse degli altri anni, a parte la soglia massima della spesa effettuata nel corso di quest’anno che, come detto, aumenta a 16mila euro. Possono accedere, dunque, i soggetti che hanno iniziato dallo scorso mese di gennaio i lavori di ristrutturazione edilizia nell’abitazione in cui verranno messi i mobili o gli elettrodomestici almeno di classe A+ (classe A per i forni) acquistati.
Significa che non è possibile chiedere la detrazione del 50% solo per il rinnovo dell’arredamento o degli apparecchi della cucina: serve un intervento di ristrutturazione nello stesso immobile iniziato non prima del 1° gennaio 2020. Quello che è ammesso, invece, è effettuare la ristrutturazione in un locale e cambiare l’arredamento in un altro. Ad esempio, è possibile avere il bonus mobili quando si fanno dei lavori per allargare lo studio o la camera da letto e si acquista un frigorifero nuovo per la cucina.
Il pagamento dei mobili o degli elettrodomestici deve essere effettuato con strumenti tracciabili: bonifico bancario o postale, carta di credito o di debito (vale la data della transazione, non quella dell’addebito sul conto). Non è possibile pagare con assegno, tanto meno in contanti.
Per quanto riguarda il bonus giardini, o bonus verde, la detrazione del 36% comprende le spese sostenute durante il 2021 per i lavori di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e la realizzazione di pozzi e la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Gli interventi devono essere realizzati su unità immobiliari ad uso abitativo e sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali.
Come accennato, l’importo massimo che rientra nel bonus giardini resta a 5.000 euro. A differenza del bonus mobili, però, oltre al bonifico e alla moneta elettronica è possibile utilizzare per il pagamento anche l’assegno.