Arrivata l’autorizzazione anche per il siero di Moderna, colosso farmaceutico americano.
Anche in Italia, via libera al vaccino targato Moderna. Dopo l’Agenzia europea del farmaco (Ema), adesso anche l’omologo italiano, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha dato l’ok alla somministrazione anche di questo siero anti-Covid nei pazienti dai diciott’anni in su.
È il secondo, dopo il vaccino dell’altro colosso americano Pfizer, in collaborazione con l’azienda tedesca BionTech, a essere autorizzato dall’agenzia italiana.
Il via libera ufficiale è arrivato dopo la riunione della Commissione tecnico scientifica dell’Aifa, che ha dato parere positivo. Secondo la commissione, il «rapporto rischio/beneficio» del farmaco è «particolarmente favorevole nella popolazione a maggiore rischio». Dunque, nei soggetti più fragili, come ad esempio gli anziani, che fanno parte della categoria più a rischio e che deve avere la priorità nelle somministrazioni. Sono già iniziate, insieme ai vaccini per chi esercita una professione sanitaria.
Il presidente dell’Aifa, Giorgio Palù, ha messo in evidenza come «dalla scienza, in poco tempo, sia arrivata un’altra arma potentissima contro la pandemia di Coronavirus».
La notizia è rilevante soprattutto perché vuol dire che l’Italia può contare anche su un altro vaccino, oltre a quello di Pfizer/BionTech. Quest’ultima, nei giorni scorsi, aveva lanciato l’allarme: «Autorizzate altri vaccini – avevano detto dalla società tedesca, partner di Pfizer – altrimenti avremo seri problemi di distribuzione».
Le dosi del vaccino di Moderna andranno a sommarsi a quelle già arrivate di Pfizer/BionTech, dando maggiori rassicurazioni sulla fornitura. «Dopo l’ok europeo di Ema, l’Agenzia italiana del farmaco ha dato approvazione al vaccino Moderna – ha commentato sui social il ministro della Salute Roberto Speranza -. Da oggi abbiamo uno strumento in più per la nostra campagna di vaccinazione su cui stiamo investendo ogni energia».