Sanzioni meno care ma solo sulle violazioni più gravi al Codice della strada. Lo sconto, di pochi euro, a causa dell’adeguamento dei prezzi Istat.
Dire che si pagherà di meno di sanzione per alcune violazioni al Codice della strada è vero. Parlare, però, di buone notizie per gli automobilisti, forse è troppo ottimistico. Dal 1° gennaio, la riduzione dell’importo delle multe c’è, è indiscutibile, ma di qualche spicciolo e solo sulle sanzioni più pesanti.
Qualche esempio:
- circolare senza assicurazione: la sanzione passa da 868 a 866 euro, cioè 2 euro in meno;
- eccesso di velocità tra 40 e 60 km/h oltre il limite: la sanzione passa da 544 a 543 euro, cioè 1 euro in meno;
- eccesso di velocità di oltre 60 km/h oltre il limite: passa da 847 a 845 euro, cioè 2 euro in meno.
La regola generale è che vengano ridotte (di poco) le sanzioni sopra i 250 euro. Significa che una delle multe più classiche, cioè quella per divieto di sosta, resta invariata, da un minimo di 42 euro ad un massimo di 173 euro, a seconda di dove si lascia il veicolo.
Questa riduzione rientra nell’ambito dell’aggiornamento biennale degli importi, previsto proprio dal Codice della strada e basato sull’andamento dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie. Indice che, nel biennio tra il 31 dicembre 2018 e la stessa data del 2020, ha registrato una flessione minima, pari a -0,2%.
Verrebbero interessate dalla riduzione della sanzione, nei casi più gravi, alcune delle violazioni più diffuse, come:
- l’utilizzo del cellulare alla guida, che oggi prevede una multa fino a 657 euro (soglia che il Parlamento vorrebbe aumentare di circa 1.000 euro, altro che sconti);
- la mancata revisione dell’auto (da un minimo di 169 euro ad un massimo di 679 euro);
- la guida senza patente (da 2.257 euro a 9.032 euro);
- la guida senza cintura di sicurezza, che può arrivare a 323 euro.