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Pignoramento: se c’è accordo con un creditore che succede?

10 Gennaio 2021 | Autore:
Pignoramento: se c’è accordo con un creditore che succede?

Accordo di saldo e stralcio con un solo creditore intervenuto nella procedura esecutiva: come chiudere il pignoramento.

Un nostro lettore ha subito il pignoramento della casa da parte della banca. Alla procedura esecutiva si sono poi aggiunti altri creditori con autonomi atti di intervento. Al momento, il debitore sta tentando una soluzione transattiva con il creditore procedente (l’istituto di credito), proponendo un accordo che passi per un saldo e stralcio dell’intera posizione debitoria. Ci chiede però se a tale accordo debbano partecipare anche gli altri creditori insinuatisi nella procedura di pignoramento immobiliare e quali sarebbero invece le conseguenze di una loro mancata adesione. Insomma, se c’è l’accordo con un creditore che succede al pignoramento?

La risposta richiede la conoscenza della procedura civile e, in particolare, delle regole sul pignoramento. Cerchiamo di fare il punto della situazione.

L’intervento di altri creditori in un pignoramento già iniziato

Alla procedura di pignoramento già avviata da un creditore – cosiddetto “creditore procedente” – possono aggiungersi anche altri creditori dello stesso debitore. Questi ultimi, appresa informalmente la notizia dell’azione esecutiva, possono partecipare alle operazioni di vendita all’asta dei beni pignorati nella speranza che residui una somma da poter dividere tra loro.

Il creditore tempestivamente intervenuto nell’esecuzione ha diritto di partecipare all’espropriazione del bene pignorato e a provocarne i singoli atti, nonché a partecipare alla distribuzione della somma ricavata. 

Nel caso in cui vi sia un creditore munito di ipoteca, il ricavato della vendita viene assegnato, in via prioritaria, a quest’ultimo fino a totale soddisfacimento del credito. Solo l’eventuale residuo sarà assegnato all’eventuale creditore con l’ipoteca di secondo grado o, in mancanza, a tutti gli altri creditori chirografari (ossia non muniti di cause di prelazione come appunto l’ipoteca).

Si può concludere un accordo transattivo durante un pignoramento?

Sicuramente è possibile trovare un accordo con il creditore procedente, anche a pignoramento già avviato, accordo che ponga fine alla procedura di pignoramento. In tal caso, sarà necessario che, una volta stipulato l’atto di transazione, il creditore rinunci alla procedura esecutiva, facendola estinguere con apposito atto depositato in cancelleria. Il creditore dovrà poi curarsi di cancellare l’eventuale ipoteca iscritta sull’immobile di proprietà del debitore (in caso di pignoramento immobiliare).

Tuttavia, l’accordo transattivo avrà effetto solo tra le parti firmatarie e non quindi sugli altri creditori eventualmente intervenuti nella procedura esecutiva. Questo significa che, seppure a seguito della transazione il creditore soddisfatto rinuncerà al pignoramento, la procedura di esecuzione forzata resterà in vita a beneficio degli altri creditori intervenuti che potranno quindi proseguire nelle aste e soddisfarsi sul relativo ricavato. 

Dunque, affinché l’accordo transattivo abbia un effetto completamente liberatorio per il debitore, dev’essere accettato da tutti i creditori procedenti, ossia da tutti quelli che sono intervenuti nell’esecuzione immobiliare. In alternativa, sarà possibile stringere tante transazioni per quanti sono i creditori intervenuti, non essendo necessario che vi sia un unico atto.

In caso contrario, i creditori estranei o contrari all’accordo potranno proseguire nel pignoramento al fine di vedere soddisfatte le proprie pretese economiche.



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