Fontana: dati in continuo peggioramento. Aumentano i contagi su 100mila abitanti e la pressione sulle terapie intensive. Indice Rt a 1,24. Scuole a rischio.
C’è poco da fare: se i dati della pandemia di Covid non invertiranno la rotta, la Lombardia diventerà zona rossa nei prossimi giorni. Lo annuncia il presidente della Regione, Attilio Fontana, che ammette: «Purtroppo, stiamo peggiorando in tutti i parametri, ci stiamo sicuramente avvicinando alla zona rossa. È evidente che la situazione deve essere monitorata con attenzione. Il mio auspicio – aggiunge Fontana – è sempre che i numeri si invertano, ma nel caso in cui non lo facessero il rischio è questo».
Il governatore spiega che «l’indice Rt si è improvvisamente innalzato a 1,24», cioè al limite della soglia di 1,25 oltre la quale, secondo le ultime disposizioni, si entra nella fascia di maggiore rischio e nel conseguente lockdown. Che per la Lombardia, avverte Fontana, si potrebbe tradurre anche nella chiusura di tutte le scuole, non solo delle medie e delle superiori, come prevede il Dpcm ancora in vigore fino a venerdì.
Che i dati siano in peggioramento lo dimostra anche il tasso di incidenza dei contagi: 141 su 100mila abitanti nell’ultima settimana contro i 118 di sette giorni fa. Con il nuovo Dpcm che entrerà in vigore sabato, si finirà in zona rossa se si raggiungono i 250 casi su 100mila abitanti, livello già superato a Mantova (271 casi) e al quale si sta avvicinando pericolosamente Sondrio (223). Inoltre, le terapie intensive sono occupate al 37%, cioè al di sopra del 30% considerato come limite di sicurezza (leggi anche Nuovo Dpcm: misure ancora più rigide).
Ora, mi chiedo, secondo voi come mai tutti questi numeri sono aumentati in questo periodo? E’ chiaro che la gente non ha rispettato le regole imposte nel periodo natalizio. E’ chiaro che molti hanno fatto grandi tavolate, ne sconosco qualcuno, e che non hanno rispettato le solite misure igienico sanitarie. E noi sempre più attenti dobbiamo sempre rispondere anche dell’irresponsabilità di certi italiani che hanno fatto schifo, mentre noi siamo rimasti a casa soli in famiglia evitando le solite feste in compagnia…Sinceramente, rosico!
Caro Alberto, mi trovi perfettamente d’accordo con te. Anche io ed i miei cari abbiamo evitato feste e festini per salvaguardare la nostra salute e quella degli altri. Abbiamo anche evitato di andare a trovare altre persone, pur essendoci la possibilità di spostarsi in due accompagnati dai minori di 14 anni. Ecco, abbiamo preferito vivere serenamente queste feste senza il timore di incontrare altri e soprattutto dover rimanere con la mascherina in casa. Mi auguro che la situazione migliori e che questi nostri sacrifici possano essere utili per un domani migliore
Ma quando diavolo ne usciremo? Quando finirà tutto questo? Fin quando durerà lo stato di emergenza? Non ce la facciamo più a vivere questa vita con mille restrizioni imposte. I più responsabili sono comunque rimasti a casa ed i soliti irresponsabili anche con tutte le restrizioni ed il rischio di multe sono usciti facendo quel che gli pareva
Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giuseppe Conte, ha deliberato la proroga, fino al 30 aprile 2021, dello stato d’emergenza dichiarato in conseguenza della dichiarazione di “emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale” da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Mi auguro che tra sperimentazioni, ricerche, vaccini e quant’altro si cerchi una valida via d’uscita da questo covid. Non se ne può più. L’uscita più entusiasmante è andare a fare la spesa ormai.
Andate via ipocondriaci covidioti la muserruola metetela al vostro cane lasciateci vivere e lavorare in pace