Dopo personale medico e paramedico e ospiti delle residenze sanitarie assistite, sarà il turno degli anziani ultraottantenni.
A breve, inizieranno le vaccinazioni anti-Covid sugli over 80. Dopodiché, si passerà a maestri e professori. È l’ordine di priorità stabilito dal Governo.
Secondo il commissario straordinario all’emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, le somministrazioni agli ultraottantenni dovrebbero partire a febbraio. Non è escluso, però, che si possa cominciare anche prima: dipenderà dal numero di dosi disponibili una volta esaurite le due categorie prioritarie, personale sanitario e anziani ospiti nelle rsa.
Questo anche allo scopo di contrastare la «strage dei nonni»: gli over 80 sono quelli più a rischio, in termini di aggressività del Covid e mortalità. Si vuole cercare di limitare al minimo decessi e ricoveri in terapia intensiva.
«In questa prima fase siamo noi a selezionare le categorie da vaccinare: medici, residenti delle rsa», ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo sul calendario dei vaccini. Il Governo sta valutando se premiare le regioni dove si fanno più vaccini e si smaltiscono prima le scorte.
«Seguiranno le persone che hanno più di ottant’anni – ha confermato Speranza -. Saranno le strutture del Servizio sanitario nazionale a chiamare le persone da vaccinare, ma ancora si tratta di poche categorie selezionate. La vaccinazione di massa partirà più avanti, quando avremo a disposizione più vaccini. Siamo i più veloci ma siamo anche i più rigorosi nelle procedure e sono convinto che debba essere così».
Da domani, intanto, l’Italia avrà un altro vaccino, oltre a quello di Pfizer/BionTech, il primo reso disponibile: è il siero anti-Covid del colosso americano Moderna. Un’arma in più per fermare l’avanzata del virus. Un carico di 47mila dosi arriverà alla sede dell’Istituto superiore di sanità di Roma, per poi essere distribuito.