I deputati dem vogliono che sia avviata la procedura, a un anno dall’altro processo per lo scandalo Ucraina.
Donald Trump rischia ufficialmente di chiudere il suo mandato nel peggiore dei modi. I democratici hanno presentato la richiesta formale per mandare via dalla Casa Bianca anzitempo il presidente degli Stati Uniti con l’accusa di avere incitato l’insurrezione.
Si fa riferimento, ovviamente, all’assalto al Congresso avvenuto alcuni giorni fa, poche ore dopo che Trump aveva chiesto ai suoi sostenitori di impedire a ogni costo la proclamazione di Joe Biden come suo successore.
La richiesta, racchiusa in quattro pagine, ha come primi firmatari i deputati dem David Cicilline, Ted Lieu e Jamie Raskin. Il testo non è stato letto oggi, nel corso di una breve seduta alla Camera: si procederà mercoledì prossimo, quando si pensa che il documento verrà messo ai voti.
Domani, intanto, sarà votata l’altra risoluzione con cui il Partito democratico chiede l’applicazione del 25esimo emendamento della Costituzione americana, per togliere a Trump ogni potere da qui alla fine del suo mandato (il 20 gennaio) e far subentrare il suo vice Mike Pence (per approfondire leggi qui: Trump: come può essere cacciato via legalmente).
La differenza tra l’impeachment e il 25esimo emendamento sta nel fatto che il primo richiede di muovere un’accusa precisa al presidente, mentre l’articolo 25 no.
È la prima volta che, per uno stesso presidente americano, viene chiesto l’impeachment due volte. La speaker della Camera Nancy Pelosi aveva avviato nel settembre 2019 una prima procedura di messa in stato d’accusa per Trump, dopo la notizia di sue pressioni sul governo ucraino per indagare sul suo avversario alle elezioni Joe Biden.
Secondo il suo accusatore John Bolton, Trump avrebbe usato come arma di ricatto gli aiuti militari americani all’Ucraina. Il processo, iniziato al Senato a gennaio 2020, si è chiuso con la sua assoluzione il mese dopo.