Crisi di governo: domani Conte in Aula o al Quirinale


Palazzo Chigi: se Renzi lascia, impossibile un altro Esecutivo con Italia Viva. Domani il premier andrà alle Camere o da Mattarella.
Governo ai ferri corti, anzi: cortissimi. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, risponde per le rime a Matteo Renzi e agli altri esponenti di Italia Viva che minacciano la crisi di Governo non appena sarà finito il Consiglio dei ministri convocato alle 21.30 di questa sera per approvare il Recovery plan. «Se il leader di Iv Renzi si assumerà la responsabilità di una crisi di governo in piena pandemia – si legge in una nota – per il presidente Conte sarà impossibile rifare un nuovo Esecutivo con il sostegno di Italia Viva». Il che può significare solo questo: o Conte trova un nuovo alleato per garantirsi i numeri alle Camere, oppure va in Aula a far sì che Renzi dica ufficialmente che non lo sostiene più o, ancora, sale dritto al Quirinale per dire al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che la sua esperienza di governo è finita.
Pronta la replica di Renzi: «Quello che noi stiamo facendo si chiama POLITICA», scrive proprio a caratteri cubitali il leader di Iv sulla sua enews. «Studiare le carte, fare proposte, dare idee. Molti pensano che fare politica sia solo mettere un like. Noi in Italia Viva pensiamo che fare politica sia approfondire, studiare e poi decidere, non vivere di slogan e superficialità. Irresponsabile – incalza Renzi – sarebbe sprecare centinaia di miliardi dei nostri figli facendo debito cattivo e non investendo sulla sanità, sull’educazione, sull’innovazione».
Già questa mattina, alla trasmissione Radio Anch’io Rai, la ministra renziana Teresa Bellanova (che insieme alla collega Elena Bonetti potrebbe dare le dimissioni al termine del Cdm di questa sera), aveva suggerito che entro sera le cose potrebbero non andare bene per il Governo: «Facciamo un passo per volta. Per adesso possiamo dire che sul Recovery abbiamo portato un risultato, non per noi, ma per il Paese, perché è stato abbondantemente modificato. Ora – ha aggiunto Bellanova – valuteremo merito per merito le singole questioni. Per quanto riguarda la situazione più complessiva è evidente che rimangono delle problematiche aperte, rispetto ad esempio la questione sanitaria». Dove per «questione sanitaria» si deve leggere «sì al Mes». D’altronde, è lo stesso Renzi a scrivere su Facebook: «Se ci sono poche risorse, bisogna scegliere chi curare. Ho una idea più semplice. Se ci sono poche risorse, prendiamo il Mes. Ci vuole tanto a capirlo?». È uno dei chiodi fissi di Renzi per giustificare la sua spinta a Conte verso l’abisso. Ci vuole tanto a capirlo?