Il ministro della Salute Roberto Speranza è atteso mercoledì 13 gennaio alle Camere. Seguirà un nuovo incontro con le Regioni e, poi, il Consiglio dei ministri.
Un nuovo decreto valido almeno fino al 16 febbraio, se non fino alla fine dello stesso mese. Il Dpcm a cui il Governo sta lavorando, di concerto con gli enti locali, sarà illustrato al Parlamento domani dal ministro della Salute Roberto Speranza. Il 16 gennaio entrerà in vigore e coprirà almeno i successivi 30 o 45 giorni.
Il provvedimento mantiene una linea dura. Tra le varie restrizioni, si pensa di confermare la limitazione per le visite a parenti e amici, sperimentate per la prima volta a Natale.
Se, infatti, la zona rossa/arancione natalizia prevedevano una sola volta al giorno un massimo di due ospiti a casa (più eventuali figli under 14 e conviventi disabili o non autosufficienti) e lo stesso prevede il decreto ponte fino al 15 gennaio, questa restrizione dovrebbe essere mantenuta nel nuovo Dpcm.
Lo ha chiarito il ministro della Salute Roberto Speranza, secondo il quale «è una norma ragionevole che ha funzionato e avrebbe senso confermarla». Naturalmente, come sempre, i giochi saranno fatti solo una volta che il decreto sarà approvato e firmato. L’ipotesi più accreditata però è che si vada verso una riconferma.
Un’altra novità di queste ore è che potrebbe essere abbassata la soglia critica per le terapie intensive e i posti letto in area medica, cioè la percentuale di riferimento che, una volta oltrepassata, indica che il sistema sanitario è in sofferenza. Queste percentuali, al momento, sono fissate rispettivamente al 30 e al 40%.
Il Governo starebbe pensando di introdurre la zona rossa automatica (o arancione, questo è ancora da capire) per chi oltrepassa il valore limite.
Cassata, invece, l’idea della zona rossa automatica per tutti i territori che superano un’incidenza di 250 casi settimanali su centomila abitanti, come pure l’ipotesi di introdurre il weekend arancione nazionale. Il nuovo Dpcm manterrà il blocco della mobilità regionale e abbasserà le soglie dell’indice di trasmissione del virus (Rt) per l’ingresso in zona rossa e arancione (per approfondire leggi qui: Nuovo Dpcm: la bozza che Speranza porterà in Parlamento).
Per evitare gli assembramenti, niente cibo o bevande da asporto al bar: solo consegne a domicilio. I ristoranti invece resteranno aperti fino alle 18 e chiusi la sera. Impianti sciistici, cinema, teatri, piscine, palestre e musei ancora off-limits, anche se forse potrebbe esserne consentita l’apertura in zona bianca (con Rt inferiore a 0,5). Si parla anche della possibilità di rendere accessibili i musei nelle regioni gialle. Il Comitato tecnico scientifico (Cts) affronterà tutte queste questioni in riunione domani.