Per i giudici si tratta di maltrattamento di animali.
Trasportare cuccioli di cane bagnati nel bagagliaio di un’automobile può configurare il reato di maltrattamento di animali. È più grave dell’abbandono, tant’è che si può rischiare la reclusione da 3 a 18 mesi o la multa da cinquemila a trentamila euro (a fronte dell’arresto fino a un anno e una somma da pagare compresa tra i mille e i diecimila euro, nei casi di abbandono).
Per i maltrattamenti, inoltre, a differenza dell’abbandono, può scattare il sequestro preventivo degli animali. E dato che tenere cuccioli bagnati e infreddoliti in un bagagliaio equivale a commettere maltrattamenti, i cani in questione possono essere sequestrati al proprietario.
Lo ha ricordato la Corte di Cassazione, pronunciandosi sul ricorso di un uomo cui erano stati portati via gli animali. Sette cuccioli trovati in una macchina e in condizioni molto precarie dalle forze dell’ordine. Non erano solo fradici, ma anche affamati e assetati: non avevano né cibo, né acqua. Erano stati tenuti stipati nella parte posteriore dell’auto, alimentata da una bombola di gpl.
I giudici della Suprema Corte, in questo caso, hanno ritenuto che bastasse quello che in gergo tecnico viene chiamato «fumus commissi delicti», ossia degli indizi che il reato sia stato commesso (cioè, appunto, il fatto di aver tenuto gli animali bagnati, senz’acqua e cibo).
Non c’è, ad esempio, la prova di lesioni sugli animali o di malattie dovute al cattivo stato in cui sarebbero stati tenuti. Sono però sufficienti le condizioni in cui i cuccioli si trovavano al momento del ritrovamento per poter parlare di maltrattamenti. Da qui, il motivo per cui è stato respinto il ricorso dell’uomo e confermato il sequestro.