Nel decreto presentato stamattina in Parlamento dal ministro della Salute Roberto Speranza è confermato il divieto di viaggiare verso altre regioni.
Mobilità regionale addio, per i prossimi 30 – 45 giorni. Il nuovo Dpcm, illustrato oggi alle Camere dal ministro della Salute, prolunga lo stop agli spostamenti extraregionali per tutta la sua durata, quindi almeno fino a metà febbraio. Entrerà in vigore il 16 gennaio.
Confermare il blocco dei viaggi da una regione all’altra (che resta comunque sempre possibile per ragioni di salute, lavoro, necessità, rientro nella propria residenza, domicilio, abitazione abituale) vuol dire introdurre soprattutto una novità, rispetto a quando è stato introdotto il sistema della fasce di rischio gialle, arancioni e rosse.
Fino a prima di Natale, infatti, era consentito uscire dalle regioni gialle. Solo da quelle, perché il divieto di spostamenti regionali (sempre fatte salve le solite esigenze di cui sopra, da documentare con autocertificazione) interessava sia le zone arancioni sia le zone rosse. Adesso, non è consentita neanche più la mobilità regionale tra le zone gialle.
Il coprifuoco dalle 22 alle 5, cioè il divieto di uscire in questa fascia oraria (se non per autocertificati motivi di lavoro, salute, necessità) rimane applicato a livello nazionale, indipendentemente dal colore della propria regione.
Indice
Gli spostamenti nelle zone rosse
Nelle regioni con la fascia più alta di rischio, tutte le uscite di casa devono avvenire solo per lavoro, salute e necessità e con autocertificazione. Si possono andare a trovare parenti e amici (sempre con autocertificazione, spiegando che lo spostamento è per motivi di necessità) una sola volta al giorno, essendo al massimo in due (figli under 14 e conviventi disabili/non autosufficienti possono essere sempre portati con sé senza limiti di numero).
Non ci si può spostare né dalla propria regione, né dal proprio Comune, né da casa, se non per i motivi illustrati sopra o per rientrare nella propria residenza, nel proprio domicilio o nell’abitazione in cui si vive per la maggior parte dell’anno.
Piccola deroga per chi vive in un paese sotto i cinquemila abitanti: in questo caso, si può uscire dal proprio Comune, purché tra le 5 e le 22, una sola volta al giorno, verso una sola casa privata entro trenta chilometri (quindi anche in un’altra regione o provincia autonoma), ma non si può andare nei capoluoghi di provincia. Si deve essere, inoltre, al massimo in due (figli under 14 e conviventi disabili/non autosufficienti possono essere sempre portati con sé senza limiti di numero).
Gli spostamenti nelle zone arancioni
Le aree color arancio, invece, prevedono, come al solito, un divieto di uscita dal proprio Comune (salvo autocertificati motivi di lavoro, salute, necessità). All’interno del Comune di residenza, però, ci si può spostare liberamente. Si può fare visita a parenti e amici che abitano nello stesso paese/città senza alcun limite al numero degli spostamenti o delle persone che si spostano.
La deroga dei Comuni sotto i cinquemila abitanti vale anche per le regioni arancioni. Vuol dire che se abitiamo in un piccolo paese e vogliamo andare a trovare un amico che è entro trenta chilometri da noi (anche fuori regione o provincia), possiamo, purché non viva in un capoluogo di provincia. Gli spostamenti – come sopra – sono consentiti solo verso i piccoli centri, per non creare assembramenti nei capoluoghi.
Anche in tal caso, nessuna limitazione quanto al numero degli spostamenti (possono avvenire anche più di una volta al giorno) e delle persone.
Gli spostamenti nelle zone gialle
In zona gialla, spostamenti liberi entro il proprio Comune ed entro la propria regione. Forte raccomandazione a non uscire di casa, ma di fatto le visite a parenti e amici sono senza limitazioni di alcun tipo, sia in termini di quantità di spostamenti, sia in termini di quantità di persone.
L’autocertificazione serve solo se si esce durante il coprifuoco o se si è costretti a spostarsi fuori regione e lo si può fare per tutti i motivi già illustrati, compresa la regola dei piccoli Comuni: se un nostro amico/parente vive a un massimo di trenta chilometri da noi, in un’altra regione, lo si può andare a trovare, anche con altre persone al seguito e più di una volta al giorno; purché la destinazione non sia un capoluogo di provincia.