Crisi di Governo: le condizioni di Zingaretti


Il segretario dem all’assemblea dei deputati Pd: «Abbiamo già dato, ora non possiamo accettare tutto». E spiega come allargare la maggioranza.
Nessuna vendetta, nessuna ripicca, nessuna rivalsa. Guardare avanti senza rancore, senza cercare la resa dei conti «nei confronti di nessuno». Perché «non abbiamo nemici». Nicola Zingaretti lo pretende dai suoi parlamentari e oggi l’ha detto così, forte e chiaro, durante l’assemblea del gruppo parlamentare del Partito Democratico alla Camera. Questa nuova fase, qualsiasi cosa succeda lunedì e martedì a Montecitorio e al Senato durante il voto di fiducia a Giuseppe Conte, deve essere vissuta senza puntare le armi contro qualcuno. Dove «qualcuno», ovviamente, sta per Matteo Renzi.
Zingaretti, però, non vuole in questo modo togliere importanza al momento politico che vive il Paese: «Io credo che la rottura che è stata prodotta sia stata un fatto grave», commenta il segretario dem. «Se non si voleva il salto nel buio, si doveva lottare insieme a noi per ottenere risultati e invece ora si restringe lo spazio politico per ottenere risultati».
Detto questo, Zingaretti manda un messaggio anche al resto della maggioranza, a quella che già esiste e a quella che arriverà in questi giorni per non far cadere il Governo. Un messaggio preciso indirizzato anche a Conte: «Con la stessa nettezza con cui ho elogiato i risultati, in questi anni sono stati commessi anche molti errori e ci sono state molte lentezze» ammette. E detta de sue condizioni, ricordando «il non rispetto a volte di punti fondativi del programma, il ritardo con cui sono stati rispettati, la vicenda del pacchetto istituzionale proposto in agosto 2019 perché accettammo il taglio dei parlamentari in cambio di impegni che non ci sono stati. Per questo – incalza Zingaretti – dico che oggi non possiamo accettare tutto, abbiamo già dato da questo punto di vista».
Il segretario del Pd chiede ai suoi di prestare attenzione a come si evolve questa fase della crisi: «Quello che dobbiamo fare è vedere se costruiscono le condizioni con un forte impianto innovativo e di definizione di un programma di legislatura per dire agli italiani, noi governiamo per fare queste cose».
Zingaretti, infine, chiede di definire in Parlamento un allargamento possibile della maggioranza non solo in semplici termini numerici ma «in schema di contenuti, di un profilo politico che dovrà essere costruito».