Questo sito contribuisce alla audience di
Cronaca | News

Giovani: le misure nel Recovery Plan

15 Gennaio 2021
Giovani: le misure nel Recovery Plan

Gli interventi dedicati agli under 35 nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Si punta a incrementare l’occupazione e le competenze.

Sostenibilità, inclusione, innovazione. Sono solo alcune delle direttrici per le quali passa la crescita del Paese, secondo il Governo. Obiettivi messi nero su bianco in 179 pagine di Recovery Plan, o anche Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), documento col quale l’Esecutivo spiega come intende spendere i 209 miliardi di Recovery Fund provenienti dall’Europa.

Una parte del piano riguarda i giovani, intesi come il complesso della popolazione under 35. Per contrastare la disoccupazione e venire incontro alle aziende, è prevista la decontribuzione totale per le nuove assunzioni. Avrà durata triennale (quadriennale nel Sud) per chi ha meno di 35 anni e biennale per le donne, nell’ottica di incidere su gender gap e divario Nord-Sud. La sostenibilità è parte della strategia, col duplice obiettivo di spingere verso la tutela ambientale e creare nuovi posti di lavoro.

Parte dei 12,6 miliardi da investire in inclusione e coesione, riguardano le misure per diminuire il tasso di disoccupazione giovanile e l’incidenza dei Neet, i giovani che non studiano, non lavorano, né cercano un impiego. Al fine di semplificare l’accesso alle professioni, è in cantiere la riforma sulle lauree abilitanti, che consente di sostituire il diploma di laurea con l’esame di Stato.

Previsto anche il potenziamento del servizio civile, col fine di arrivare a ottantamila volontari entro il 2027. Esperienze utili per i giovani, non solo in chiave lavorativa, ma anche allo scopo di contribuire a migliorare la coesione sociale del Paese.

Quanto all’università, verrà aumentato il numero delle borse di studio per studenti meritevoli e con Isee basso. Quelle da 700 euro saranno più numerose. Idem gli alloggi per gli studenti fuori sede. La no-tax area verrà allargata, andando a comprendere anche chi ha un Isee inferiore ai 23.500 euro. Le risorse per questi interventi ammontano a 1,35 miliardi di euro.

Obiettivi: aumentare le opportunità per chi ha scarse possibilità economiche ma merita, per capacità, di proseguire il percorso di studi e poi incrementare, in generale, il numero dei laureati. Se nei Paesi Ocse la media dei possessori di una laurea è del 44%, nella fascia 25-34 anni, in Italia siamo solo al 28%.

Il Governo vuole inoltre finanziare per cinque anni le attività di ricerca dei giovani: sul piatto, ci sono risorse per 600 milioni di euro.

Sul fronte delle competenze scolastiche, quindi dell’istruzione e della formazione, il Governo Conte ha deciso di destinare 26 miliardi di euro a una serie di progetti – 24 per la precisione – volti a contrastare l’abbandono scolastico e potenziare la ricerca.

Si vuole investire sulle discipline cosiddette Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica), per colmare il gap tra la preparazione degli studenti adolescenti italiani e quella dei coetanei europei. Il divario è anche interno, prima ancora che internazionale: i liceali del Meridione risultano molto più indietro dei colleghi settentrionali, a loro volta meno competenti degli omologhi europei.

Si chiama «scuola di alta formazione» il sistema di corsi per garantire l’aggiornamento professionale continuo a tutto il personale scolastico. Nel piano, c’è anche il potenziamento degli istituti tecnici: 1,5 miliardi di interventi per incrementare gli studenti e far nascere nuove sinergie tra il mondo della scuola e quello dell’università.



Sostieni laleggepertutti.it

Non dare per scontata la nostra esistenza. Se puoi accedere gratuitamente a queste informazioni è perché ci sono uomini, non macchine, che lavorano per te ogni giorno. Le recenti crisi hanno tuttavia affossato l’editoria online. Anche noi, con grossi sacrifici, portiamo avanti questo progetto per garantire a tutti un’informazione giuridica indipendente e trasparente. Ti chiediamo un sostegno, una piccola donazione che ci consenta di andare avanti e non chiudere come stanno facendo già numerosi siti. Se ci troverai domani online sarà anche merito tuo.Diventa sostenitore clicca qui

Lascia un commento

Usa il form per discutere sul tema (max 1000 caratteri). Per richiedere una consulenza vai all’apposito modulo.

 


NEWSLETTER

Iscriviti per rimanere sempre informato e aggiornato.

CERCA CODICI ANNOTATI

CERCA SENTENZA

Canale video Questa è La Legge

Segui il nostro direttore su Youtube