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Covid: la nota del Viminale su restrizioni e controlli

19 Gennaio 2021 | Autore:
Covid: la nota del Viminale su restrizioni e controlli

Il Ministero riepiloga le principali misure del decreto e chiede ai prefetti ogni sforzo possibile per monitorare le possibili violazioni.

Come per ogni decreto anti-Covid, qualche dubbio è rimasto non solo ai cittadini ma anche a chi deve effettuare i controlli sul rispetto delle misure su quello che si può e che non si può fare nelle varie zone colorate dell’Italia: andare da amici o parenti, spostarsi nella seconda casa, prendere una pizza o una birra d’asporto dopo una certa ora, andare dall’estetista, ecc.

A tal proposito, il Viminale ha inviato nelle ultime ore una lettera a tutti i prefetti d’Italia per illustrare le novità contenute del decreto legge del 14 gennaio. In particolare, vengono specificate le attività che si possono svolgere nelle Regioni e all’interno dei singoli Comuni, ricadenti nella zona gialla, nella zona arancione o nella zona rossa.

Il decreto legge, continua la nota del Viminale, «conferma fino al 15 febbraio la previsione delle già vigenti limitazioni di spostamento tra regioni, con la consueta eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, nonché dal rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione e detta ulteriori disposizioni in tema di spostamenti, che troveranno applicazione fino al 5 marzo» oltre alle «norme per lo svolgimento di consultazioni elettorali nell’anno 2021», prevedendo che «le elezioni suppletive per i seggi della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica dichiarati vacanti entro il 28 febbraio si svolgeranno entro il 20 maggio; entro la stessa data si terranno le consultazioni elettorali per il rinnovo dei Consigli comunali già indette per le date del 22 e 23 novembre 2020, precisando che per l’effetto, è stata prorogata la durata delle relative straordinarie gestioni commissariali».

Area gialla

La disposizione conferma la vigenza del coprifuoco dalle ore 22 alle ore 5 fatte salve le consuete cause eccettuative: comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. In ambito regionale, è consentito una sola volta al giorno spostarsi verso una sola abitazione privata abitata.

Tali spostamenti potranno avvenire tra le ore 5 e le ore 22 e nei limiti di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni o altri minori di 14 anni sui quali le stesse esercitino la potestà genitoriale e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono.

È altresì sancito il divieto di ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni, con l’eccezione di quelli motivati dalle suddette circostanze giustificative. È consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione e gli spostamenti potranno avvenire verso aree regionali anche di colore arancione o rosso.

Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, finora sospeso, viene riattivato dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi, a condizione che, sulla base delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico nonché dei flussi di visitatori, siano garantite modalità di fruizione contingentate o comunque tali da evitare assembramenti e da consentire il rispetto della distanza interpersonale. Alle medesime condizioni, sono aperte al pubblico anche le mostre.

Un elemento di novità è rappresentato dalla previsione in base alla quale dal 15 febbraio sono consentite, nel rispetto di appositi protocolli anti-Covid, le prove selettive dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni, nei casi in cui è prevista la partecipazione di un numero di candidati non superiore a trenta per ogni sessione o sede di prova.

La disposizione amplia ulteriormente l’ambito delle attività che restano consentite durante le chiusure festive e prefestive dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali e strutture assimilabili, facendovi ora rientrare anche le librerie. Una novità importante, introdotta dal nuovo Dpcm, riguarda l’asporto di cibi e bevande. Infatti, in relazione all’esigenza di prevenire gli assembramenti, l’asporto è ora consentito esclusivamente fino alle ore 18 per le attività commerciali che svolgono come attività prevalente quella di bar e altri esercizi simili senza cucina e di commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati.

Il decreto – continua nella lunga nota il Viminale – fa decorrere dal 15 febbraio l’apertura, per gli sciatori amatoriali, degli impianti nei comprensori sciistici; tale apertura resta peraltro subordinata all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti.

Area arancione

La mobilità, in entrata e in uscita, nei territori ricadenti in area arancione resta vietata, fatta eccezione per la ricorrenza delle cause scriminanti menzionate in precedenza. Gli spostamenti verso una sola abitazione privata abitata subiscono una restrizione territoriale, essendo consentiti esclusivamente in ambito comunale. Restano tuttavia consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di Provincia.

Con riguardo alle attività dei servizi di ristorazione, il provvedimento ne ribadisce la sospensione in via generale, consentendo, come già in precedenza stabilito, la consegna a domicilio senza limiti di orario e la modalità dell’asporto fino alle ore 22, salvo che per le attività in analogia all’area gialla, introducendo il nuovo limite orario delle ore 18.

Viene ribadita esplicitamente, inoltre, come misura di maggior rigore, la sospensione delle attività museali e delle mostre.

Area rossa

Il complesso delle misure più restrittive introdotte con il Dpcm in esame per i territori ricadenti in area rossa resta sostanzialmente immutato rispetto a quello delineato dal quadro precedentemente in vigore.

A tali misure, si aggiungono le specifiche prescrizioni in tema di spostamenti e attività di ristorazione con modalità di asporto, di contenuto identico a quelle introdotte nei territori in area arancione. In particolare, la limitazione delle regole generali di spostamento in area rossa trova un’eccezione nella possibilità, ammessa anche in tale area, di recarsi in un’abitazione privata abitata, in ambito comunale, con le stesse modalità previste per le altre aree. Anche con riferimento all’area rossa, viene ribadita in modo espresso la misura della sospensione delle mostre e dei servizi museali e degli altri istituti e luoghi della cultura.

Dal Viminale si sottolinea la disposizione che «i prefetti assicurino l’esecuzione e il monitoraggio generale delle misure previste. Si confida, pertanto, nella consueta puntuale attività volta a garantire la più scrupolosa osservanza delle prescrizioni vigenti attraverso mirati servizi di controllo del territorio, soprattutto nelle aree urbane, specialmente quelle interessate da fenomeni di affollamento nelle ore serali e notturne, nei luoghi di transito e lungo le principali arterie stradali».



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1 Commento

  1. Una guida più chiara di tante cose che si leggono e che dicono perché c’è chi capisce A e chi capisce B e poi si rischia di prendere una multa perché magari non si sapeva che cosa si poteva fare come spostamenti in Comune o fuori Comune

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