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Cosa succede se il medico fiscale non lascia l’avviso?

20 Gennaio 2021 | Autore:
Cosa succede se il medico fiscale non lascia l’avviso?

Assenza alla visita fiscale: come sapere se il medico è passato e non ti ha trovato in casa? Come giustificarsi?

Il lavoratore in malattia è soggetto a degli accertamenti, che avvengono ad opera di un medico incaricato dall’Inps, chiamato dal datore di lavoro, oppure d’ufficio dall’istituto.

Per essere sottoposto a questo accertamento sanitario, detto visita fiscale, il dipendente è tenuto alla reperibilità, presso il proprio domicilio, durante specifiche fasce orarie del giorno, che variano in base alla categoria di appartenenza, dipendenti pubblici o lavoratori del settore privato.

Se il medico dell’Inps si reca al domicilio del dipendente durante le fasce di disponibilità e non lo trova, lascia un avviso recante l’invito a presentarsi alla visita ambulatoriale.

Ma, qualora passi a casa e non trovi il lavoratore, cosa succede se il medico fiscale non lascia l’avviso? Come si può sapere se è passata la visita fiscale? Relativamente a questa situazione, è fondamentale tener presente che l’assenza alla visita fiscale costituisce una grave violazione da parte del dipendente. La visita fiscale, difatti, ha la finalità di consentire il controllo del reale stato di salute del lavoratore. Ha interesse a questo controllo non soltanto l’Inps, che nella generalità dei casi eroga un’indennità per il periodo di malattia, ma anche il datore di lavoro, che ha interesse al regolare svolgimento della prestazione lavorativa.

Chi si assenta durante le fasce orarie della visita fiscale deve dunque comunicare tempestivamente l’allontanamento al datore di lavoro. In seguito, deve fornire la documentazione che giustifichi l’assenza dal proprio domicilio. In caso contrario, il dipendente può essere assoggettato a delle sanzioni disciplinari, tra le quali anche il licenziamento per giusta causa, nei casi più gravi. L’interessato può perdere, inoltre, l’indennità di malattia erogata dall’Inps. Ma procediamo con ordine.

Chi chiama il medico fiscale?

La visita fiscale, o visita medica di controllo, può essere richiesta dal datore di lavoro. In alcuni casi, è l’Inps a disporla d’ufficio, ad esempio nelle ipotesi di malattia a cavallo di giorni festivi, non lavorativi, durante ponti o fine settimana. Un apposito sistema informatico segnala all’istituto i casi sospetti.

Quando può passare il medico fiscale?

Il medico incaricato dall’Inps può passare tutti i giorni, festivi, non lavorativi e domeniche comprese, nelle seguenti fasce orarie:

  • dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 per i dipendenti pubblici;
  • dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 per i dipendenti del settore privato.

Se il datore di lavoro richiede la visita fiscale entro le ore 8:25 del mattino, il controllo può avvenire in mattinata. Se la richiede entro le ore 11:59, il medico fiscale passerà nel pomeriggio. Ad ogni modo, il datore di lavoro non è tenuto ad informare il dipendente riguardo al fatto di aver richiesto la visita medica di controllo.

Dove passa il medico fiscale?

Il medico fiscale deve recarsi presso il domicilio segnalato dal dipendente nella certificazione telematica di malattia, o successivamente da questi variato.

Anche il datore di lavoro, nella richiesta di visita fiscale, può segnalare il domicilio del dipendente: nella generalità dei casi, però, in caso di indirizzi diversi, il datore di lavoro accetta (nell’apposito form di richiesta di visita medica di controllo Vmc) che il medico si rechi presso l’indirizzo indicato dal lavoratore.

Che cosa succede se il medico fiscale non mi trova a casa?

Se il medico dell’Inps si reca presso il domicilio del lavoratore, ma non lo trova, lascia un avviso recante l’invito a presentarsi alla visita ambulatoriale nella prima giornata lavorativa successiva.

Il medico fiscale deve preferibilmente lasciare l’avviso nelle mani di un familiare convivente del lavoratore, non minore di 14 anni, oppure del portiere o di un vicino di casa.

L’avviso deve riportare l’ora e il giorno dell’accesso e i motivi per i quali non è stato possibile effettuare la visita di controllo.

Che cosa succede se il lavoratore non trova l’avviso?

Il fatto che il medico fiscale abbia lasciato un avviso per il lavoratore assente dal proprio domicilio, non ne garantisce la consegna all’interessato. Può accadere, ad esempio, che il familiare, il vicino oppure il portiere a cui è stato lasciato si dimentichi di consegnarlo all’interessato.

Se l’avviso è stato lasciato nell’androne del palazzo, può andare facilmente smarrito. Oppure, può accadere che, semplicemente, il medico si dimentichi di lasciare l’avviso.

In questi casi, il lavoratore può essere sanzionato per non essersi presentato alla visita ambulatoriale? Nel caso in cui il lavoratore non si presenti alla visita ambulatoriale, l’Inps o l’Asl procede all’invio di un nuovo invito, che recapita tramite raccomandata o posta elettronica certificata, per avere la certezza della ricezione.

Come sapere se il medico fiscale è passato?

Come osservato, si può essere informati del passaggio del medico fiscale nell’ipotesi in cui si riceva dall’Inps o dall’Asl una raccomandata recante un nuovo invito alla visita ambulatoriale. Ma è possibile sapere ancora prima se il medico è passato, qualora non lasci l’avviso?

Del passaggio a vuoto del medico fiscale può avere conoscenza soltanto il datore di lavoro, accedendo alla sezione del sito web dell’Inps dedicata alle visite mediche di controllo.

In quali casi l’assenza alla visita fiscale è giustificata?

Se il lavoratore deve assentarsi durante le fasce orarie di reperibilità, deve avvertire immediatamente la propria amministrazione (che provvede ad avvertire l’Inps) o il datore di lavoro, fornendo la motivazione, che dovrà essere supportata da idonea documentazione.

Il dipendente, poi, per giustificare l’assenza alla visita fiscale, se la motivazione dell’indisponibilità è di natura sanitaria, deve trasmettere all’Inps la relativa documentazione.

Quest’adempimento è obbligatorio per:

  • i dipendenti pubblici;
  • i lavoratori del settore privato che ricevono l’indennità di malattia a carico del datore di lavoro: è difatti il datore, in queste ipotesi, a dover decidere se giustificare il dipendente per l’assenza nelle fasce di reperibilità.

L’Inps, a seguito della ricezione della documentazione, rilascia un parere sull’opportunità di giustificare, o meno, l’assenza.

Questo parere non deve essere inviato dal lavoratore all’azienda, ma è a disposizione del datore di lavoro, che può consultarlo online, presso la seguente sezione del sito web dell’istituto: Richiesta visite mediche di controllo/ consulta verbale giustificabilità [1].

Ma in quali situazioni l’assenza alla visita fiscale può essere considerata giustificata? Puoi vedere tutte le ipotesi in: Casi di assenza giustificata alla visita fiscale.


note

[1] Messaggio Inps 1270/2019.

Autore immagine: 123rf.com


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1 Commento

  1. Buonasera,mio marito ha iniziato la malattia il 20/1/2021 e l ha terminata il 05/03/2021,quando hanno liquidato abbiamo letto che e stato penalizzato di 10 giorni perche non trovato a casa il 23/1/2021 durante una visita fiscale di cui noi siamo venuti a conoscenza il 25/6/2021 quindi sei mesi dopo tramite raccomandata,mi chiedo come mai il medico non ha lasciato un avviso e se per legge puo fare cosi,mio marito era alletato e non ha sentito nessuno ,tantomeno io che ero a casa con lui,cosi non ha potuto provare nulla perche ripeto la raccomandata e arrivata dopo sei mesi ,è tutto regolare questo

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