Il leader di Italia Viva in Aula: la pandemia esige un Governo più forte. E a Conte: non ha avuto il coraggio di salire al Quirinale.
L’affondo di Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva ricorda al presidente del Consiglio Giuseppe Conte i motivi per i quali il partito si è sfilato dalla maggioranza. E lo fa nel giorno del voto di fiducia al Senato.
«Questo luogo esige rispetto – ha detto Renzi -. Di fronte alla sua valutazione di una “crisi incomprensibile”, dobbiamo prendere al volo l’opportunità di spiegare cosa ha portato ognuno di noi ad allontanare il proprio cammino dal cammino del Governo».
«Vale la pena non lasciare nulla in sospeso – ha proseguito -. Noi pensiamo che il suo Governo non sia il migliore del mondo. L’Italia è il paese messo peggio dal punto di vista della caduta del Pil. Siamo i peggiori al mondo sull’economia. Il secondo elemento drammatico è la crisi sanitaria. Abbiamo il peggior rapporto tra popolazione e decessi per Covid. Non ci basta la narrazione dell’andrà tutto bene».
Il terzo elemento citato da Renzi, sul quale, secondo lui, l’Esecutivo non ha fatto il suo dovere, è la scuola e la sua gestione durante l’emergenza. «Saremo maledetti dai nostri figli se non investiremo su scuola e sanità – ha continuato il numero uno di Italia Viva -. Mi sarei aspettato un grande sogno, una visione, un orizzonte. Sono mesi che chiediamo una svolta ma non è mai arrivata. Non siamo irresponsabili, semmai fin troppo pazienti».
Secondo Renzi, Conte «ha avuto paura di salire al Quirinale, scegliendo un arrocco istituzionale: spero sia utile per lei – ha aggiunto – ma temo sia dannoso per le istituzioni».
Poi, la parte più aggressiva del suo discorso, interrotto da diversi applausi. «Io la ringrazio, presidente, per la sua offerta di un incarico all’estero, ma non sono interessato, perché la politica non è questione di poltrone. Dovreste avere rispetto per due ministre, con la storia di Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, che lasciano i loro incarichi. Bonetti è tornata all’università. Lei, signor presidente, ha fatto il contrario. Ha governato con due maggioranze diverse pur di restare dov’è».
E ancora: «Ci risparmi la frase “l’agenda Biden è la mia agenda”, dopo aver detto che l’agenda Trump era la sua agenda. Ha cambiato la terza maggioranza in tre anni. Ha governato con Salvini, so che oggi è il punto di riferimento del progressismo ma ha firmato i decreti Salvini. Poi è diventato europeista e ora si appresta a cambiare la terza maggioranza diversa. Lei non può cambiare le idee per mantenere la poltrona».
«Chi è il responsabile? – ha chiesto Renzi rivolgendosi direttamente al premier – Chi diceva di no ai vaccini e oggi ci spiega l’importanza dei vaccini? Chi rifiuta soldi per la sanità? O chi sceglie la politica? La politica è fatta di idee. E io mi auguro che nelle prossime settimane lei metta al centro le idee, perché il Paese in questo momento non si merita un mercato indecoroso».