Le disposizioni non erano state sufficientemente precisate dal nuovo Dpcm. Ora, arriva il chiarimento.
Si può andare in una seconda casa? Dipende. In linea generale sì, ma a patto che la casa sia la propria. La regola ha conosciuto parecchi slittamenti, ultimamente.
Il decreto valido fino al 15 gennaio escludeva questa possibilità se la seconda casa si trovava fuori dalla regione di residenza, visto lo stop agli spostamenti extraregionali. Dunque, era possibile andare in una seconda casa all’interno della propria regione gialla; impossibile altrimenti e per due motivi:
- nelle regioni arancioni, sono vietati gli spostamenti anche fuori dal proprio Comune;
- nelle regioni rosse, è vietato anche uscire di casa, se non per lavoro, salute, necessità.
Con il nuovo decreto, però, le cose sono cambiate. Entrato in vigore il 16 febbraio e valido fino al 5 marzo, non prevede, a questo proposito, limitazioni relative al colore delle regioni. Vuol dire che si può sempre andare nelle proprie seconde case, anche se si trovano fuori regione. Questo perché l’ultimo decreto spiega un concetto che è valido per tutte le zone, gialle, rosse o arancioni: «è sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione». E il testo, al riguardo, si ferma qui.
Non aggiunge – come faceva il vecchio decreto – frasi tipo «tranne che per le seconde case fuori dalla Regione o Provincia autonoma». Ma in queste ore è arrivata la precisazione.
Gli spostamenti verso le seconde case, anche fuori regione, sono ammessi solo se l’abitazione è di proprietà o trattasi di immobile che noi stessi abbiamo preso in affitto. Non si può andare, invece, in una seconda casa altrui.
Lo ha chiarito il sottosegretario all’Interno Achille Variati, che ha spiegato che, se è vero – come è vero – che è sempre permesso il rientro al proprio domicilio/residenza/abitazione, «una seconda casa è un’abitazione e non è esplicitato nel nuovo Dpcm il divieto di andare nella seconda casa, purché si tratti di una casa di proprietà o ci sia comunque un contratto di affitto, ergo è possibile spostarsi anche fuori regione».
Ma bisogna dare un’occhiata anche alle ordinanze dei presidenti della Regione, che possono essere più restrittive delle normative nazionali, se la curva epidemiologica lo richiede. In Toscana, per esempio, il governatore Eugenio Giani ha detto che emanerà a breve un provvedimento per cui potrà venire nella propria seconda casa in Toscana solo chi ha il medico di famiglia nella regione.
Io vivo da solo, ho un contratto di compravendita di una casa , e con l’occasione della pandemia attualmente ci sto vivendo da solo, ho preso questa casa perche io lavoro a 150 km dalla mia residenza, a fine settimana non vado nella mia residenza rimango in questa casa,ma il mese prossimo mi ci devo recare per fare alcuni lavori di pulitura di un appezzamento di terreno agricolo,ci posso adare visto i nuovi chiarimenti
Sono proprietaria per un terzo dell’immobile in cui vive mia madre (diritto d’uso vedovile) .
Posso rientrare tra coloro che si recano nelle seconde case fuori regione? io vivo in lombardia e la mia “seconda casa” è al mare in Puglia.
Grazie infinite.