Covid: in arrivo nuove restrizioni sui viaggi


L’Europa introduce la zona «rosso scuto» nei Paesi più a rischio. Frontiere aperte ma tamponi e quarantena in alcuni Stati. Rimandato il passaporto vaccinale.
No alla chiusura delle frontiere all’interno dell’Unione europea, sì all’introduzione di restrizioni a seconda dell’andamento della pandemia nei vari Paesi. Prevale a Bruxelles una linea molto simile a quella adottata dal Governo italiano per contenere i contagi da Covid, ormai impazziti in alcuni Stati membri come la Francia. Una linea, cioè, che tende a creare delle «zone colorate» nell’Ue e ad imporre altre misure di sicurezza come, ad esempio, l’obbligo di effettuare dei test prima della partenza e di osservare un periodo di quarantena all’arrivo.
Quanto alla colorazione dei vari Paesi, si starebbe pensando ad una «nuova tonalità» per le zone maggiormente a rischio, che si tingerebbero di rosso scuro. Se n’è parlato nelle ultime ore nel corso di un vertice in videoconferenza tra i capi di Stato e di Governo dell’Unione, in vista di una situazione che la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha definito «molto seria».
La preoccupazione cresce perché, secondo il centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, si attende «un aumento delle infezioni che può portare a un numero crescente di ricoveri e morti in tutti i gruppi di età, in particolare tra i più anziani». I timori più concreti riguardano le varianti del virus che, tra le altre cose, potrebbero compromettere la campagna di vaccinazione.
Da Bruxelles si chiede un rafforzamento delle misure restrittive, arrivando – se necessario – a nuovi lockdown nazionali. Tuttavia, e per il momento, è stato confermato che le frontiere tra i Paesi membri resteranno aperte ma si insiste sulla necessità di evitare i viaggi non necessari e di limitare gli spostamenti a quelli per motivi di lavoro, per il trasporto merci o per ragioni di comprovata necessità. Verranno, inoltre, irrobustite le misure di sicurezza sulle frontiere con i Paesi extracomunitari, con la cancellazione di voli anche da e per il Regno Unito.
Quanto alla zona «rosso scuro», proposta dal cancelliere tedesco Angela Merkel e dal presidente francese Emmanuel Macron e approvata da tutti i leader europei, includerà i territori dell’Ue in cui sarà obbligatorio il tampone prima dell’arrivo e la quarantena dopo. A tal proposito, Parigi ha già annunciato che dalla mezzanotte di domenica, per entrare in Francia, sarà necessario esibire un certificato con il risultato negativo di un tampone molecolare effettuato prima della partenza dal Paese di origine. Misura, però, non richiesta per i lavoratori frontalieri e per gli autotrasportatori.
Approvato anche il riconoscimento reciproco dei test rapidi tra i vari Stati. Nulla di deciso, invece, su un’altra proposta circolata nei giorni scorsi, ovvero quella del passaporto vaccinale. Probabile che il discorso venga ripreso in vista dell’estate, a seconda di come procedono le cose.