Cosa ha detto Conte all’ultimo Consiglio dei ministri


I ringraziamenti, qualche battuta su Italia Viva, la consapevolezza «di avere agito sempre in coscienza». In arrivo, un videomessaggio agli italiani.
L’orgoglio fino all’ultimo minuto di chi ritiene di poter uscire a testa alta. Ma anche il bruciore provocato da uno strappo che ancora fa male, quello di Matteo Renzi, artefice della crisi di Governo che oggi è stata formalizzata con le dimissioni di Giuseppe Conte da presidente del Consiglio: «Del resto, volevano buttarci giù un anno fa», ha confidato ai suoi ministri al termine del Consiglio di questa mattina in cui ha ufficializzato quello che loro già sapevano, cioè la sua intenzione di andare in mattinata al Quirinale per rimettere il mandato. «Li ha fermati la pandemia, ma il disegno era già chiaro allora e questo dobbiamo tenerlo presente». Come a dire: attenzione a fidarsi ancora di loro in vista di un eventuale Conte ter.
Il premier ha aperto l’ultimo Consiglio dei ministri ringraziando «l’intera squadra di Governo, ogni singolo ministro, per ogni giorno di questi mesi insieme». Non è mancato l’applauso, racconta qualcuno dei presenti. «Possiamo avere commesso degli errori, altri li valuteranno – ha continuato Conte – ma possiamo dire di avere agito sempre in coscienza. Avremmo potuto fare altro, certo, ognuno di noi ha dei limiti, ma non ci siamo risparmiati».
Conte ha rivendicato anche il ruolo dell’Italia in Europa per quanto riguarda la pandemia: «Se penso che quando abbiamo iniziato avevamo davanti la necessità di disinnescare le clausole Iva – ha commentato – e adesso stiamo scrivendo i progetti ambiziosi del Recovery Plan, penso che è cambiato il mondo e che noi siamo stati parte di questo cambiamento». Tuttavia, ha concluso l’avvocato, «oggi i numeri in Parlamento, la situazione delle commissioni parlamentari, si è creato un contesto per il quale non possiamo dare al Paese le risposte di cui ha bisogno. La politica ha leggi ferree e quelle leggi vanno rispettate».
Quindi, il congedo: «A me per primo è capitato di dire di essere diventato presidente per caso, ma nel corso di questi mesi ho maturato un’esperienza politica e mi rendo conto di aver avuto una fortuna che altri prima di non hanno avuto: la solidità dell’appoggio di tre forze parlamentari che ci hanno consentito di lavorare per il Paese».
Ora, tra un appuntamento istituzionale e l’altro, Conte starebbe preparando un video per spiegare agli italiani i motivi che lo hanno portato alle dimissioni. Un ultimo passaggio «a reti unificate» dopo i tanti appuntamenti fissi in cui ha spiegato un numero interminabile di Dpcm anti-Covid.