Dipendenti statali: prorogato lo smart working


Il lavoro agile si aggancia alla scadenza dello stato di emergenza. Così, nel frattempo, il ministero valuta se l’attuale modello sarà valido a regime.
Lavoreranno per più tempo da casa i dipendenti pubblici: con un decreto del ministero della Funzione pubblica, è stato prorogato fino al 30 aprile lo smart working nella Pubblica Amministrazione. In questo modo, e fino a quella data, non ci sarà bisogno di un accordo tra l’ente pubblico ed il lavoratore statale per stabilire la modalità del lavoro a domicilio. I dirigenti dei vari uffici dovranno continuare a gestire l’attività in modo che lo smart working coinvolga almeno il 50% del personale impiegato in mansioni che non richiedono la presenza fisica dietro la scrivania. Ma anche in modo che il cittadino non debba diventare matto per fare una pratica.
La proroga è stata decisa con un doppio obiettivo. Il primo, quello di allineare la possibilità del lavoro da casa allo stato di emergenza, recentemente prolungato proprio fino al 30 aprile. Il secondo scopo è quello di continuare a testare il funzionamento degli enti pubblici con lo smart working, in vista del piano che prevede il passaggio a regime di questa modalità di lavoro.
A tal proposito, il 31 marzo scade il termine per la presentazione del Piano organizzativo del lavoro agile, che dovrebbe introdurre in tutte le amministrazioni un modello organizzativo misto tra lavoro da casa e lavoro in presenza.
Sinceramente, credo sia giusto proseguire con lo smart Working. La situazione è ancora preoccupante, i numeri non sono tanto incoraggianti e prima di uscire da questa pandemia ce ne vorrà. Credo sia più sicuro mantenere questa modalità di lavoro agile
Sono d’accordo anch’io con il proseguimento dello smart working. Alla fine, si evitano il traffico, le perdite di tempo nel raggiungere l’ufficio e tante altre seccature per chi eventualmente deve prendere i mezzi. Il fatto è che bisogna accertarsi che la gente non stia a perdere tempo a casa anziché lavorare, ma immagino che coloro che sono sempre stati scansafatiche continueranno ad esserlo ancora di più come chi invece si è messo a lavorare con serietà continuerà a farlo e qualcuno ancora più di prima
anche io che sono diendente trenitalia sono in smart working e trovo la cosa molto piu’ efficiente, con meo risparmio di energia, da svolgere con piu’ agilita’ senza avere l’ansia di raggiungere il posto di lavoro per l’orario prestabilito, di preoccuparmi dove trovare da mangiare durante la pausa pranzo e riesco a lavorare con piu’ tranquillita’ e serenita; per la mia azienda lo smart working pero’ e’ stato prorogato sino al 31 marzo poi si vedra’ anche in base a come organizzeranno il osto di lavoro con tutte le misure preventive e sanitarie in virtu’ di questa pandemia, ne risente un po’ la vita sociale e il rapporto diretto con i colleghi….. pazienza,