Autovelox: altro modo per non pagare la multa


Non conta solo il fatto che l’apparecchio sia stato tarato: la sanzione è nulla se la verifica non è stata fatta con certi requisiti.
È nulla la multa per eccesso di velocità presa con un autovelox la cui taratura non sia stata fatta presso un centro Accredia o da una società che abbia la certificazione ISO 9001. Lo ha appena stabilito la Cassazione [1].
Non basta, quindi, che l’apparecchio sia stato tarato di recente. La Suprema Corte ha ricordato nella sua sentenza che, secondo la normativa, era prescritta la verifica periodica di funzionalità e taratura, con cadenza almeno annuale, delle apparecchiature di controllo da remoto o per la contestazione successiva delle violazioni in materia di velocità. Verifica, però – continua la Cassazione – che deve essere effettuata presso un centro accreditato Accredia, ovvero l’unico organismo nazionale autorizzato a questo tipo di pratiche. Altrimenti, deve essere fatta dalla società che ha costruito l’autovelox purché sia abilitato alla certificazione di qualità ISO 9001/2000. In caso contrario, la sanzione per eccesso di velocità non sarà valida.
La sentenza aggiunge che una successiva norma del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha stabilito che le verifiche della taratura vengano eseguite, con tanto di certificato finale, «da chi opera in conformità ai requisiti della norma UNI CEI EN ISOIEC 17025:2005 (e future revisioni) come laboratori di taratura, accreditati da ACCREDIA o da altri organismi di accreditamento firmatari a livello internazionale degli accordi di mutuo riconoscimento».
In conclusione: la multa si può contestare non solo se l’autovelox non è tarato ma anche se non è chiaro chi ha effettuato la taratura e se il costruttore era abilitato alla certificazione di qualità.
note
[1] Cass. sent. 1608/2021 del 27.01.2021.
Si cerca sempre il modo di aggirare la legge. Ma perché la gente non rispetta il codice della strada e magari evita anche di fare e di provocare incidenti a causa dell’eccesso di velocità
Forse perché troppo spesso la PA ci marcia e mette limiti a 50 dove si potrebbe andare tranquillamente a 90? troppo spesso vengono usati solo per far cassa e non come prevenzione…..Per carità far cassa va anche bene se poi i soldi fossero trasformati in servizi e non sperperati in modi assurdi……
Grazie del consiglio giuridico, ma io come faccio a stabilire se i controlli sopra elencati sono nella norma ?
Saluti Massimo
Se la polizia ti ha fatto la multa senza fermarti, spedendoti il verbale a casa, esso deve indicare gli estremi del decreto del Prefetto che autorizza gli agenti ad elevare le contravvenzioni in modalità automatica. La multa deve indicare gli estremi del provvedimento di omologazione dell’apparecchio, altrimenti il verbale è nullo e può essere contestato. Per verificare se la multa è valida, non solo devi accertarti che è stata indicata la data dell’ultima taratura dell’autovelox, ma anche che la data non è anteriore di oltre 1 anno dal rilevamento; altrimenti la multa è illegittima e il verbale può essere impugnato entro 30 giorni davanti al giudice di pace. Inoltre, devono essere indicati il luogo, la data e l’ora della rilevazione. Infine, la multa è illegittima se a precedere l’autovelox non vi è una distanza adeguata con il cartello che avvisa gli automobilisti del controllo elettronico della velocità. Per ulteriori informazioni, leggi i seguenti articoli: Tre casi in cui la multa autovelox non è a norma; Cartello autovelox: normativa; Autovelox: omologazione e taratura; Autovelox: ultime sentenze; Autovelox: come capire se la multa è valida; Cartello autovelox mobile: quali sono le regole.