Questo sito contribuisce alla audience di
Diritto e Fisco | Articoli

Cartello autovelox mobile: quali sono le regole

28 Gennaio 2021 | Autore:
Cartello autovelox mobile: quali sono le regole

La distanza della segnaletica e la regola del doppio cartello mobile al lato della strada.

Da quando esiste la direttiva Minniti, c’è un altro metodo per contestare le multe fatte dall’autovelox: ricorrendo alla segnaletica non idonea. Né mancano pronunce della giurisprudenza a confermare i nuovi obblighi cui la polizia deve attenersi tutte le volte che intende effettuare i controlli elettronici della velocità attraverso autovelox mobili, quelli cioè montati sui treppiedi ai bordi della strada e presidiati dalla presenza degli agenti.

Ecco allora quali sono le regole sul cartello dell’autovelox mobile. Per comprendere come impugnare le contravvenzioni è bene risalire alla fonte normativa. Lo faremo qui di seguito tenendo conto di una recente e interessante sentenza del giudice di pace di Fondi [1]. Ma procediamo con ordine.

Cartello autovelox: normativa

Gli aspetti principali riguardanti l’uso della segnaletica stradale in presenza di un autovelox sono i seguenti:

  • l’obbligatorietà: il cartello con l’avviso agli automobilisti deve essere sempre presente ogni volta che viene effettuato un controllo elettronico della velocità (quindi sia tramite autovelox che tutor o telelaser). Questo serve ad evitare che i conducenti, all’improvvisa vista della postazione della polizia, freni rapidamente con conseguente pericolo di tamponamento;
  • la visibilità: il cartello deve essere facilmente avvistabile dal conducente, il che significa che non deve essere oscurato da vegetazione o da altri segnali, non deve presentare scritte, deve essere della dimensione sufficiente a poter essere avvistato anche nelle strade a due o più corsie;
  • la distanza: anche se non esiste una distanza minima prestabilita dalla legge, secondo la Cassazione il cartello deve essere posto a una «ragionevole distanza» dalla postazione della polizia, in modo da consentire al conducente uno spazio per una frenata dolce. Chiaramente, nelle strade ove è consentito una velocità più elevata, la distanza dovrà essere maggiore. Quanto invece alla distanza massima tra il cartello e l’autovelox, questa non può essere superiore a 4 chilometri, proprio per consentire all’automobilista di ricordare della potenziale presenza dell’apparecchio. Superati i 4 km, il cartello va ripetuto o la multa è illegittima.

Cartello autovelox mobile: regole

Di recente, si è posto un problema. Nel tempo, le amministrazioni titolari delle strade hanno collocato numerosi cartelli con l’avviso “controllo elettronico della velocità”, anche laddove i controlli non venivano eseguiti o avvenivano di rado.

Tutto questo ripetersi di avvertimenti, privi però della successiva presenza della polizia, ha fatto sì che gli automobilisti non avvertissero più la perentorietà e l’importanza degli avvisi, finendo per non prenderli più in considerazione.

Cosicché è intervenuta, nel 2017, la Direttiva Minniti. Tale normativa ha stabilito che, laddove un autovelox mobile venga collocato su una strada ove i controlli elettronici della velocità avvengono sporadicamente, oltre al cartello piantato nel terreno in modo stabile, è necessario aggiungerne un secondo, di quelli amovibili, collocato ai margini della strada. Anche quest’ultimo deve essere posizionato non a ridosso dell’autovelox ma ad un’adeguata distanza da esso, in modo da consentire ai conducenti di frenare per tempo.

Il secondo cartello funge così da vero e proprio avvertimento, visto che il primo non viene più osservato dagli automobilisti. 

Autovelox mobile: è obbligatorio il cartello?

La giurisprudenza ha fatto proprio questo principio e, in forza di ciò, ha stabilito la nullità della multa e soprattutto del conseguente taglio dei punti dalla patente per l’eccesso di velocità rilevati da numerosi autovelox mobili. E ciò perché, quando la postazione non è fissa, la polizia deve utilizzare anche il cartello amovibile poggiato a terra, a una congrua distanza, per avvisare i conducenti che è in corso la misurazione elettronica della velocità dei veicoli.

Del resto. scopo del cartello stradale è orientare la condotta degli automobilisti e non coglierli in flagrante nell’infrazione: il tutto in linea coi principi di trasparenza, legalità e imparzialità che devono ispirare l’azione della Pubblica Amministrazione. 

Autovelox scout-speed: è obbligatorio il cartello?

La sentenza del giudice di Pace di Fondi ha applicato la regola del cartello mobile anche in caso di uso dello scout-speed ossia l’autovelox collocato all’interno dell’auto della polizia e in movimento con essa. Anche per questa tipologia di controllo elettronico della velocità è dunque necessario il cartello con l’avviso preventivo, anche se non sempre viene disposto. Il che rende facilmente impugnabili tutte le multe. E non importa se non c’è un cartello fisso: la polizia deve dotarsi, anche in questo caso, di quello mobile, da predisporre all’occorrenza. 


note

 [1] GdP Fondi, sent. n. 499/2020.


Sostieni laleggepertutti.it

Non dare per scontata la nostra esistenza. Se puoi accedere gratuitamente a queste informazioni è perché ci sono uomini, non macchine, che lavorano per te ogni giorno. Le recenti crisi hanno tuttavia affossato l’editoria online. Anche noi, con grossi sacrifici, portiamo avanti questo progetto per garantire a tutti un’informazione giuridica indipendente e trasparente. Ti chiediamo un sostegno, una piccola donazione che ci consenta di andare avanti e non chiudere come stanno facendo già numerosi siti. Se ci troverai domani online sarà anche merito tuo.Diventa sostenitore clicca qui

1 Commento

  1. Da quando esiste la direttiva Minniti, c’è un’infinità di garanzie di “correttezza e legalità”. Benedetto Minniti che ha migliorato ed ampliato quelle del già grande Maroni; ci torneranno molto utili tra qualche anno quando le strade statali, super ed autostrade potranno godere a tappeto dell’evoluzione tecnologica dei Nuovi Tutor a 500 metri.
    Mi sono accorto però che sfugge di considerare il limite di velocità indicato in relazione all’art. 142 comma 1. È vero che al comma 2 si da facoltà all’Ente d’imporre dei limiti restrittivi ma purché siano temporanei e limitati nello spazio, con l’obbligo quindi di ripristinarli al più presto alla normalità. Sarà che utenti, avvocati, giudici e le associazioni più svariate non conoscano questo art. quindi non si avvedano che in concreto la quasi totalità degli impianti Autovelox e Nuovi Tutor operano con limiti restrittivi non limitati in spazio/tempo, richiamando quindi quantomeno l’attenzione dei Giudici su quei “cittadini” cui sono affidate pubbliche funzioni e non adempiute con disciplina ed onore (art. 54 Cost.ne).
    Capisco che i circa 9.000 Gestori si prodigano nel darci indicazioni di grande prudenza per la nostra sicurezza come in ab-uso anche con i T-red dove al posto della velocità si riducono sempre i secondi del giallo, ma sfugge anche che questa marea di indicazioni entra in conflitto con gli effetti della profonda disuniformità segnaletica che la vera sicurezza manda in fumo e non attiene ai dettami normativi.
    Tant’è che nel 2000 comparì una Direttiva sulla corretta ed uniforme applicazione della segnaletica, con tanto di termine e minacce, ed in quanto totalmente disattesa sia nell’adeguamento che nell’applicazione delle minacce, ne fu riproposta altra nel 2006, sempre disattesa! Non solo ma molte delle strade che hanno goduto di adeguamenti normativi o nuove, quindi di sicurezza, sono state dotate di limiti restrittivi eterni, statali 70 Km/h, superstrade 90/70 Km/h e interi territori urbani 30 Km/h!!!
    Trovo strano che il ricorso con questa motivazione non venga accolto e se si fa un esposto alla Procura nessun illecito viene rilevato, ma il limite sparisce ancor prima dell’archiviazione. Ci sarà una ragione, che non sia la produttività finanziata dal Piano Nazionale sulla Sicurezza Stradale!?

Lascia un commento

Usa il form per discutere sul tema (max 1000 caratteri). Per richiedere una consulenza vai all’apposito modulo.


 


NEWSLETTER

Iscriviti per rimanere sempre informato e aggiornato.

CERCA CODICI ANNOTATI
CERCA SENTENZA