Non solo Covid-19. Ci sarebbe un altro agente patogeno in agguato, scoperto di recente.
Fa paura perché è molto resistente; non solo sulle superfici, dov’è in grado di conservarsi a lungo, ma anche e soprattutto ai farmaci: al momento, non ne esiste uno in grado di debellarlo.
È la Candida auris, un fungo che assomiglia vagamente al lievito. È il nuovo virus su cui la scienza lancia l’allarme, perché attualmente non è in grado di contrastarlo. Da qui, il terribile pensiero che una pandemia di Candida auris metterebbe di nuovo il mondo punto e a capo, senza sapere come arginare la nuova emergenza.
La professoressa Johana Rhodes, epidemiologa all’Imperial College di Londra, lo ha detto a chiare lettere: «Una delle cose che rende la Candida auris così spaventosa è il fatto che può indugiare su superfici inanimate per lunghi periodi e resistere a tutto ciò a cui lo si sottopone», ha dichiarato alla rivista New Scientist.
I comuni farmaci contro i funghi nulla possono sul 90% di questo tipo di infezioni. Ecco perché una pandemia di Candida auris è particolarmente temuta.
Chi ha seguito con interesse l’ultima fiction di Rai Uno campione di incassi, Doc – Nelle tue mani, ricorderà senz’altro la Candida auris: colpisce uno dei personaggi principali in un momento cruciale della narrazione, oltre a far scattare in ospedale un rigoroso protocollo anticontagio e a portare il pensiero, inevitabilmente, al Coronavirus. La Candida auris, però, purtroppo, non è un artificio narrativo: esiste davvero.
Si chiama così – auris, dal latino, vuol dire «orecchio» – perché quando è stato rilevato si trovava nel canale auricolare di un cittadino giapponese.
Chi viene contagiato – cosa che accade solo per contatto con qualcuno che ha già la Candida auris o con una superficie infetta – ha sintomi molto simili all’influenza (e alla peste bubbonica): febbre, dolori articolari, brividi. Per questo motivo spesso è difficile diagnosticarlo, soprattutto in quei Paesi dove non è ancora molto diffuso. Non è certamente il caso degli Stati Uniti, dove la Candida auris sta diventando un’emergenza nazionale: è qualificato come «minaccia urgente».
Preoccupa non solo perché non esiste una cura o un medicinale per frenarne l’avanzata ma anche perché può attaccare chiunque, dai bambini agli anziani. Altro motivo di allarme è nel fatto che il personale sanitario, cioè quei professionisti che abbiamo visto essere in prima linea nel combattere una pandemia, è il più esposto in assoluto. Questo perché il fungo si attacca alle superfici – ad esempio delle attrezzature mediche dell’ospedale – ed è in grado di resistere molto a lungo.
La mortalità è altissima: alle condizioni attuali, senza un farmaco che blocchi l’infezione prima che arrivi al sangue, nel 50% dei casi non si sopravvive.