Parola agli iscritti sulla piattaforma sviluppata dalla Casaleggio. Lo ha confermato un post sul Blog delle Stelle.
Movimento 5 Stelle alla prova del voto. Sulla fiducia a un governo presieduto dall’ex numero uno della Banca centrale europea (Bce) Mario Draghi, la parola passerà agli iscritti.
L’appuntamento col voto è per mercoledì 10 febbraio, ore 13: per ventiquattr’ore, i sostenitori del Movimento avranno la possibilità di esprimere la propria preferenza, specificando se sono a favore di un Governo Draghi oppure contrari. Deadline alle 13 di giovedì 11, quando i giochi saranno fatti e il tempo scaduto.
La votazione si svolgerà, dunque, al termine del secondo giro di consultazioni del premier incaricato dal presidente della Repubblica: il Movimento 5 Stelle sarà ricevuto nella giornata di martedì, alla vigilia del parere della base. Resta da capire se, nel frattempo, Draghi sarà già salito al Quirinale per sciogliere la riserva.
Se ne parlava da giorni, visto il rischio implosione dei 5 Stelle, frantumati di fronte alla prospettiva di scegliere se dare o meno il supporto a un Esecutivo di alto profilo, con Draghi al comando.
La dirigenza, finora, è stata ondivaga: dopo il primo «niet» di Beppe Grillo, tornato per l’occasione a riprendere pienamente possesso del ruolo di capo politico, il ripensamento, l’apertura e la lunga serie di proposte/richieste a Draghi.
Di un possibile voto sulla piattaforma Rousseau, per far esprimere la base, si vociferava da giorni. Ora, l’eventualità è diventata realtà, dopo l’annuncio pubblicato sul Blog delle Stelle oggi pomeriggio per rendere nota la consultazione.
I quesiti non sono ancora stati comunicati con precisione. Verranno resi pubblici a breve. «Potranno votare solo gli iscritti da almeno sei mesi, con documento certificato – è specificato nel Blog delle Stelle -. Ciascun iscritto può verificare il proprio stato di iscrizione facendo login e controllando il bollino colorato accanto al nome: se il bollino è verde l’utente è certificato e abilitato al voto. Si comunica a tutti gli iscritti che i quesiti specifici da sottoporre in votazione, saranno pubblicati nelle prossime ore».
Al momento, la linea è quella di appoggiare il nuovo Esecutivo Draghi. Un punto di approdo cui si è arrivati dopo non poche titubanze e divisioni che hanno esposto al sole – una volta in più – le molte anime del Movimento.
Da un lato, c’è chi ritiene di non poter ignorare l’appello alla responsabilità del capo dello Stato Sergio Mattarella (il deputato Giorgio Trizzino, per esempio, o l’ex ministra della Salute Giulia Grillo); dall’altro, chi si è detto da subito indisponibile a sostenere Draghi (tra questi, big come Paola Taverna e Alessandro Di Battista).